Cristiano Ronaldo da standing ovation all’Allianz Stadium
I numeri nella vita contano moltissimo, nella carriera di Cristiano Ronaldo anche di più se consideriamo che con la Camiseta Blanca in 430 partite ha messo a segno 445 reti, una media da marziano più di un gol a partita. Abbiamo ancora negli occhi il gesto atletico che ieri sera il portoghese ci ha regalato contro la Juventus, un gol in rovesciata che può essere tranquillamente considerato il gol dell’anno e che sarà ricordato negli annali calcistici come uno dei più bei gesti atletici di sempre.
Cristiano Ronaldo non lo scopriamo di certo oggi, dopo Manchester si è trasferito a Madrid per vincere tutto quello che c’era da vincere a livello di club, ma in particolar modo in questa stagione ci ha dimostrato quanto l’atleta Ronaldo sia forte. Per chi se lo fosse dimenticato, CR7 fino a gennaio dopo 17 giornate aveva realizzato in Liga la miseria di 5 reti, una cosa inusuale per un campione come lui. In Champions invece il cartellino veniva timbrato regolarmente dal portoghese con 9 reti in sei partite. Dopo le feste Ronaldo si è rimboccato le maniche ed ha ricominciato ad essere l’attaccante devastante che tutti noi conosciamo, 17 reti messe a segno che lo hanno portato a sole 4 lunghezze dal Pichichi Messi.
Ronaldo non è solo numeri, ma anche forza fisica, giocate da fuoriclasse, tocchi di genio come il far alzare il pallone prima di battere un calcio di rigore, un gesto che il portoghese studia dai tempi di Manchester e che a quanto pare ha migliorato nel tempo.
Ieri sera il ciclone Ronaldo si è materializzato su Torino, gli sono bastati tre minuti per chiudere il match contro la Juventus, complice una difesa bianconera un pò troppo distratta; nella ripresa poi l’apoteosi con il gol in rovesciata, gesto applaudito da tutto lo stadio, una rete che resterà scolpita nelle menti dei delusi tifosi bianconeri per anni.
Questo è CR7 un concentrato di forza e genio, un giocatore che speriamo ci riempia gli occhi con le sue giocate per molti altri anni. Un consiglio infine al seppur bravo giornalista Sconcerti: a questo punto forse cambiare idea non sarebbe una brutta idea, anzi, possiamo affermare che Ronaldo alla Juventus non farebbe mai panchina.