Atalanta vs Everton 3-0, le pagelle dei Toffees: non siamo ancora una squadra

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Dopo il match di Europa League Atalanta vs Everton 3-0, ecco le pagelle con tutti i voti dei Toffees.

STEKELENBURG: 6 – Prende il posto di Pickford per il match europeo, ma non riesce neanche lui ad evitare l’ennesima sconfitta nonostante alcuni buoni interventi. Non ha colpe sui gol segnati dagli italiani.

HOLGATE: 5 – Mai aiutato dai compagni in fase di copertura sullo scatenato G0mez, che anche grazie alle sovrapposizioni di Masiello e di Hateboer, si trova sempre in superiorità numerica. Male dietro, prova a farsi vedere in avanti, ma anche lì i risultati non sono quelli sperati.

KEANE: 5 – Con una squadra che gioca come gioca al momento l’Everton è praticamente impossibile riuscire a fare bene. I difensori si trovano sempre a dover fronteggiare avversari in superiorità numerica e non riescono mai a contrastare. Da rivedere la marcatura su Petagna.

JAGIELKA: 5 – Anche per il capitano vale il discorso fatto per Keane. Neanche lui riesce a contrastare Petagna, che con il suo fisico tiene alti gli orbici, ed in fase di impostazione è costretto a lanciare lungo più volte non trovando centrocampisti in grado di ricevere palla.

BAINES: 5.5 – La sua è la fascia che soffre di meno, soprattutto grazie al grande aiuto di Rooney, che si sacrifica quasi a fare il terzino sinistro in fase di non possesso. Nonostante questo non merita neanche lui la sufficienza: troppo poco propositivo e grintoso.

SCHNEIDERLIN: 4 – Perde troppi palloni a centrocampo (addirittura se ne sono contati 21) in poco più di un’ora di gioco, e molte delle ripartenze dell’Atalanta sono “merito” suo. Irriconoscibile in questa partita.

BESIC: 4.5 – Come detto, centrocampo inesistente. Se Schneiderlin perde 21 palloni lui ne perde qualcuno di meno, ma non è comunque un dato confortante, tutt’altro. Fa rimpiangere l’assenza di Gueye, in panchina per scelta tecnica, non riuscendo a dare la stessa sostanza e la stessa corsa che riesce a dare il giocatore ex Aston Villa.

SIGURDSSON: 4.5 – Il gol contro l’Hajduk Spalato (da centrocampo) e praticamente nient’altro da quando è arrivato all’Everton. Si ricorda soltanto un buon tiro dalla distanza che impegna Berisha ad inizio partita e qualche cross su calcio piazzato.

VLASIC: 5 – Esordio da titolare da dimenticare, in una serata che avrebbe fatto fatica chiunque a giocare in una squadra come quella inglese. Qualche scambio nella prima parte del primo tempo, poi scompare.

ROONEY: 6.5 – Unico a tenere in piedi la baracca ed a far vedere qualcosa sia dal punto di vista tecnico e tattico, che dal punto di vista della grinta, con coperture difensive degne dei giorni migliori. Anche lui però non è inesauribile, e senza alcun aiuto cala nel secondo tempo fino a quando, a sorpresa, Koeman lo tira fuori al 66°. E pensare che l’allenatore aveva pensato di metterlo fuori squadra dopo quella bravata…

CALVERT-LEWIN: 5 – Nei primi minuti sembra che la sua velocità in contropiede possa fare male alla difesa nerazzurra, ma poi sbraca come tutta la squadra facendo errori a ripetizione dal punto di vista tecnico, non riuscendo più a far salire la squadra.

SANDRO: 6 – Ce la mette tutta, svaria su tutto il fronte offensivo alla ricerca di palloni giocabili e con qualche spunto fa vedere diavere voglia di giocare e di trovare il suo primo gol ufficiale con la maglia dell’Everton. Forse merita di giocare titolare, anche se (al momento) non è il goleador che i tifosi credano che sia.

KLAASSEN: 5 – Entra quando manca circa mezz’ora e la partita ha già preso la sua direzione. Il suo ingresso non cambia le carte in tavola e finisce per oscurarsi nel mezzo del campo.

MIRALLAS: s.v.

KOEMAN: 4 – La situazione comincia ad essere preoccupante. La sconfitta con il Chelsea poteva starci, quella col Tottenham poteva starci, forse anche quella con l’Atalanta, squadra ben organizzata e con un tifo da Champions League, ma non riuscire a creare neanche una mezza occasione in tre partite è troppo. Alcuni tifosi presenti allo stadio hanno anche notato che la squadra sembra non essere così legata come dovrebbe, e che probabilmente ci sia qualcuno che stia remando contro l’allenatore. Guarda caso nelle prime due giornate in cui era ancora in corso il mercato sono arrivate soltanto vittorie, più il pareggio esterno con i Citizens (che tra l’altro pareggiarono a 10 minuti dalla fine), mentre dopo il 31 agosto, con il mancato arrivo di una punta e di un difensore, oltre alle mancate cessioni come quella di Mirallas (che ha anche polemizzato con il tecnico per non averlo lasciato partire), sono arrivate solo sconfitte. Non possiamo esserne sicuri, ma qualcosa dentro lo spogliatoio è successo, e se questa rottura fosse così grave da non essere sanabile allora si dovrebbe cominciare a pensare ad una sostituzione sulla panchina, anche se Koeman guadagna oltre 6 milioni di euro ed averlo a libro paga non fa di certo bene alle casse del club. Al momento queste sono ipotesi, del resto noi stessi avevamo predicato alla calma, avendo una squadra nuova da plasmare, ma rischiare di rovinare una stagione per i primi disastrosi mesi sarebbe un suicidio…

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