Inter, benvenuti ai nuovi arrivati. Di Joe Mula

Inter, benvenuti ai nuovi arrivati. Di Joe Mula

De Vrij in difesa, Asamoah jolly in difesa o a centrocampo, Martinez in attacco e poi Lui il
campione che Spalletti invocava, il Nija, Radja Nianggolan che già fa sognare i tifosi. Ma il
mercato non si ferma qui. Si fanno i nomi di Dembelé o William Carvalho a centrocampo,
Malcolm per l’attacco.
Ma andiamo a conoscere meglio i nuovi arrivati.

Lautaro Martinez: Nato a Bahia Blanca il 22 agosto 1997, si può consideralo come
l’attaccante più promettente in Argentina. Comincia a giocare nel Liniers come
difensore ma subito si trasforma in attaccante. Viene notato ed acquistato dal Racing
Club dove brucia le tappe esordendo nella massima serie argentina il 1 novembre 2015,
sostituendo al 80′ un mostro sacro del calcio del club come Diego Milito nella vittoria per
3-0 sul Crucero del Norte. Segna il suo primo gol quasi un anno dopo esattamente il 16
novembre 2016 nel pareggio per 1-1 in casa contro l’Huracàn. Contro gli stessi avversari
riesce a segnare una tripletta nella vittoria per 4-0 il 4 febbraio 2018. Con la nazionale
partecipa nel 2017 al Sudamericano Sub-20 conquistando il trono dei cannonieri con
cinque gol. Viene convocato dal CT Jorge Sampaoli per le sfide amichevoli contro Italia
e Spagna dove debutta il 27 marzo 2018 sostituendo Higuaín al 59′ contro le furie rosse.
Bravo tecnicamente e capace a saltare l’uomo grazie alla sua velocità va a formare con
Mauro Icardi un tandem di grande valore che tutti noi tifosi interisti sogniamo.

Stefan de Vrij: Il roccioso difensore ex laziale nasce il 5 febbraio 1992 a Ouderkerk aan
den IJssel. Muove i suoi primi passi sui campi di calcio nei dilettanti nella squadra del VV
Spirit dove gioca da centrocampista dal 1997 fino al 2002 quando approda al
Feyenoord nella massima divisione olandese. Con la squadra di Rotterdam si trasforma
in difensore centrale e dopo aver bruciato le tappe nelle squadre giovanili firma il suo
primo contratto da professionista il 17 luglio 2009. Il debutto avviene il 24 settembre dello
stesso anno nella coppa nazionale subentrando a Leerdam nella vittoria 5-0 sul
Harkemase Boys. Il debutto in Eredivisie avviene il 6 dicembre sostituendo Landzaat al
89′ nella vittoriosa gara casalinga contro il Groningen. Il primo gol arriva nel vittorioso
incontro 6-2 sul l’Heerenveen il 2 maggio 2010. Con il Feyenoord gioca fino alla
stagione 2013/14 scendendo in campo 135 volte con 7 reti in attivo. Il 30 luglio 2014
passa al club di Claudio Lotito esordendo in Coppa Italia il 24 agosto nella vittoria 7-0 sul
Bassano Virtus. In Serie A esordisce il 31 agosto nella sconfitta 3-1 contro il Milan. In
biancoceleste l’olandese gioca 118 volte segnando 10 reti e conquistando una
Supercoppa Italiana. Con la maglia della nazionale conquista un argento nel 2009 in
Germania all’Europei U-17 e un bronzo nel 2013 in Israele con l’Under 21 mentre con la
nazionale maggiore conquista il bronzo ai Mondiali 2014 in Brasile.

Kwadwo “Kojo” Asamoah: Nasce il 9 dicembre 1988 ad Accra, il difensore-
centrocampista ex bianconero comincia a giocare in patria nel Kaaseman per poi
passare nel 2006 al Liberty Professionals. Alla Coppa d’Africa del 2008 viene notato
ed acquistato dalla squadra svizzera militante in seconda divisione il Bellinzona. Ma
causa difficolta di tesseramento per le legislazione elvetica sui lavoratori extraeuropei
viene ceduto in prestito in Italia al Torino. Esordisce nel Campionato Primavera
granata il 23 febbraio in Cagliari-Torino (0-3). Nell’estate 2008 viene ancora girato in
prestito e poi riscattato dall’Udinese che lo fa debuttare in prima squadra negli ultimi 20′
nella gara pareggiata 1-1 contro la Sampdoria l’11 gennaio 2009. Rimane in Friuli tre
stagioni con 134 presenze condite da 8 reti la prima dei quali la segna il 19 aprile alla
Fiorentina nella vittoriosa gara finita 3-1. Il 2 luglio 2012 con la formula del
compartecipazione viene ceduto alla Juventus per 9 milioni di euro. In bianconero viene
trasformato in terzino e in 6 stagioni colleziona 156 presenze con 5 reti all’attivo vincendo
6 campionati, 3 Supercoppe Italiane e 4 Coppe Italia. Con la maglia del Ghana gioca
sia le Coppe d’Africa 2008, 2012 e 2013 arrivando secondo e due volte quarto che i
Mondiali 2010 in Sudafrica arrivando alle soglie dei semifinali e quelli in Brasile nel
2014 dove si ferma alla fase dei gironi. Viene eletto calciatore dell’anno del suo paese nel
2013 e viene pure inserito nella squadra dell’anno 2014 del campionato italiano come
migliore nel suo ruolo. Come caratteristiche tecniche, nato come interno di centrocampo,
può essere schierato soprattutto come esterno sinistro, sia alto che basso, ma anche
come mediano e all’occorrenza trequartista. Un vero jolly per Spalletti.

Radja Nianggolan: Finalmente il colpo che Luciano Spalletti aspettava. Il campione con
la ‘C’ maiuscola che l’uomo di Certaldo voleva a tutti i costi. Il giocatore che a parere del
tecnico farà fare il salto di qualità alla Beneamata e ridurre il gap con la testa della
classifica. Nativo d’Anversa dove è nato il 4 maggio 1988 da madre belga e padre batak,
un’etnia dell’Indonesia occidentale, Radja comincia a tirare i primi calci nei giovanili del
Tubantia Borgerout. A dodici anni si traferisce nel vivaio del Germinal Beerschot dove
nel 2005 viene notato dal procuratore Alessandro Beltrami che lo porta al Piacenza in
Serie B dove debutta nella stagione 2005/06 ad Arezzo dove i piacentini escono
vincenti 2-3. Nel mercato invernale del 2010, Nianggolan passa alla corte di Celino e con
la maglia del Cagliari debutto proprio a San Siro in un Inter – Cagliari finita 3-0 per i
nerazzurri. Con i sardi colleziona 131 presenze con 7 reti prima di trasferirsi nella
capitale sponda giallorossa nel gennaio 2014. E a Roma incontra il suo mentore un
certo Luciano Spalletti che lo trasforma in un centrocampista con il vizio del gol. Difatti
con la Roma gioca fino alla scorsa stagione 155 volte andando a segno 28 volte. Non per
niente Spalletti lo voleva a tutti i costi all’Inter quando l’uomo di Certaldo si trasferisce in
nerazzurri la scorsa stagione. Con un anno di ritardo la coppia si ricompone per la gioia
del popolo nerazzurro che già sogna i gol del Ninja.

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