Inter – Simone Inzaghi è il colpevole ma non l’unico colpevole


 

Inter è sparita dal campo. Contro la Juventus è arrivata la seconda sconfitta consecutiva, la numero nove nel corso del campionato. Vero che il Var non ha aiutato i nerazzurri in occasione del goal di Kostic ma ancora una volta la squadra di Simone Inzaghi ha dato l’impressione della solita pochezza in fase offensiva.

E’ un dato di fatto, questa squadra non diverte più. Nella scorsa stagione si vedeva una squadra che creava molto e di conseguenza realizzava molti goal. L’attacco segna con il contagocce e dalla mediana non arrivano goal importanti e dei difensori che segnano nemmeno a parlarne. In sintesi non esiste un trascinatore, non esiste un bomber e non esiste nemmeno quel classico calciatore capace di toglierti le castagne dal fuoco come faceva Darmian ai tempi di Antonio Conte. Lo stesso Darmian è un calciatore che sta facendo tutti i ruoli difensivi, DiMarco ci mette sempre tanta voglia ma sono poche le notizie positive in casa nerazzurra.I problemi arrivano dai leader come Martinez si conferma calciatore ad intermittenza, Lukaku il fratello gemello del campione ammirato nell’anno dello scudetto, Brozovic irritante ed irriconoscibile, Skriniar oramai destinato altrove. Non si può chiedere sempre di tirare la carretta ad Edin Džeko oppure a Mkhitaryan che stanno facendo bene ed inoltre sarebbe curioso sapere perchè i giovani come Asllani non giocano più e come si possono giudicare ragazzi come Bellanova e Carboni se giocano soltano scampoli di partita.

Una gestione errata da parte dell’allenatore, una squadra che doveva essere rinforzata nel mese di gennaio con qualche pedina ed uno scenario che sembra essere diventato quello di una rifondazione. Il paradosso è che la squadra sta ballando in Champions League, può ancora strappare il pass Champions per il prossimo anno in campionato e perchè no provare a vincere un nuovo trofeo in Coppa Italia. Detto cosi il quadro fa sorridere in teoria ma in pratica e di questo passo si rischia di precipitare in campionato e di non vincere niente. Serve ritrovare energie ed idee e magari anche un pizzico di chiarezza da parte della società sui classici scenari futuri.


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