La “nuova proprietà” dell’Inter


SUNING CERCA DENARO

L’Inter è in corsa per lo scudetto, traguardo che manca dal 2009/10, e paradossalmente in un certo senso senza una proprietà. Suning non può iniettare denaro nelle casse societarie per il diktat del governo cinese che ha stoppato qualsiasi investimento nel mondo del calcio. Gli Zhang hanno investito tanto nell’Inter e siamo sicuri che se non fosse per fattori esterni, mai avrebbero voluto cedere senza raccogliere i frutti di questa forte iniezione di denaro. Al momento Suning tratta la cessione di parte delle quote societarie in loro possesso ma non è escluso che i vari fondi interessati facciano un’offerta per tutto il pacchetto. A quanto pare gli Zhang sono convinti che il veto del loro governo agli investimenti sul calcio sia solo una situazione temporanea, ma l’Inter ha urgente bisogno di almeno 200 milioni di euro nei prossimi mesi. L’attuale proprietà sta trattando ma ha garantito che rispetterà tutte le scadenze fino alla fine di questa stagione. 

 

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MAROTTA, CONTE E ORIALI I PARAFULMINI DELL’INTER

A tenere la squadra milanese focalizzata solamente sugli obiettivi di campo sono gli sforzi giganteschi di Antonio Conte, Lele Oriali e Beppe Marotta. Voci di e cambi societari veri e propri in passato hanno avuto effetti devastanti sulle stagioni in corso. Si pensi soprattutto al secondo anno di Mazzarri, alle dimissioni di Mancini ed alla brutta annata di Stramaccioni. Tutto ciò non sta succedendo quest’anno proprio grazie allo straordinario lavoro dei 3 succitati. Questi stanno facendo le veci della proprietà senza denaro, nella speranza che Suning trovi una soluzione il più rapidamente possibile. 

 

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LE SOLUZIONI DI CONTE

Il puzzle è quindi completo: ad agosto nel famoso incontro a Villa Bellini, Steven Zhang ha rivelato la volontà di cedere. La dirigenza è riuscita a non far uscire queste voci fino al mese scorso. Così si spiega il cambio repentino di strategia sul mercato e di Antonio Conte stesso. Avevamo parlato di un Conte poco motivato a restare in nerazzurro ma la verità è tutt’altra: l’allenatore stava cercando altre soluzioni per ottenere il massimo da quello che è più o meno lo stesso gruppo dell’anno scorso. C’era il rischio di essere prevedibili e l’ex C. T. ha fatto prima ricorso alla variante col trequartista del suo modulo. Questa soluzione nella prima parte della stagione ha sconvolto gli equilibri di squadra portandola a subire tanti goal in più rispetto al passato. Conte quindi ha accantonato il 3-4-1-2 ed il pressing alto a favore di un ritorno al passato: la squadra adesso difende bassa e decide lei in quali fasi della gara pressare o aspettare gli avversari. Tutto ciò ha portato gli evidenti miglioramenti che vediamo oggi, ma l’allenatore non si è cullato sugli allori e, approfittando della disponibilità e della professionalità dei giocatori a disposizione, sta trovando il modo di valorizzare anche Eriksen e Perisic, due giocatori che sembravano fuori dal progetto. L’Inter oggi è in piena lotta per lo Scudetto, anche se il raggiungimento della vittoria non può essere un imperativo considerata la situazione suddetta: Antonio Conte è un allenatore che si esalta nelle difficoltà.

 

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(Fonte immagine in evidenza: www.inter.it)

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