Italia: La finalina di Torino è Azzurra
Italia di Roberto Mancini si consola con il terzo posto della Nations League. Ancora una volta, il Belgio cade per 2-1. Di Gianfranco Piccirillo
Italia: La finalina di Torino per il terzo posto della Nations League conta soprattutto per il ranking e Italia e Belgio la affrontano a viso aperto, anche se nel primo tempo non ci sono reti. La soddisfazione più grande è quella di Donnarumma, che per le assenze dei senatori, diventa capitano dopo i fischi di Milano e si mostra molto sicuro nei pali e pure fortunato sulla traversa del milanista Saelemaekers. La nazionale comunque pure crea diverse occasioni con l’inedito tridente offensivo Chiesa Berardi e Raspadori e la buona proposizione dei centrocampisti Locatelli, Pellegrini e Barella, grande protagonista della partita come capitò pure in quella dei quarti degli europei, evidentemente caricato pure dalla recente candidatura al pallone d’oro. Il portiere belga Courtois, come Donnarumma uno dei più forti al mondo, dopo un tiro finito di poco fuori di Raspadori, deve superarsi su Berardi e soprattutto Chiesa allo scadere con un grande intervento di piede. Ma ad inizio ripresa nulla può sul grande tiro di Barella, sembra quasi un novello Nedved, che ripete l’impresa degli europei, realizzando il suo settimo sigillo in nazionale, davvero un bottino eccellente per un giovane centrocampista, destinato sicuramente ad un futuro ancora più brillante. Il sostituto di Lukaku, Batshuayi, prende un’altra clamorosa traversa, traendo nuova ispirazione dall’ingresso di De Bruyne in un Belgio, privo però anche dei fratelli Hazard, che è costretto a subire il raddoppio su rigore per un fallo su Chiesa in area dell’ex atalantino Castagne.
In assenza dei rigoristi Jorginho e Insigne, Berardi con un tiro non impeccabile, ha rischiato di farsi parare il tiro da Courtois, che come in semifinale contro Mbappe’, però è costretto a capitolare. Il Belgio non si scoraggia e riprende ad attaccare, mettendo in difficoltà il capitano stabiese della nazionale che compie un grande intervento, dopo però un’uscita difficoltosa. Mancini concede spazio a Kean, Cristante e Jorginho per Raspadori, Barella e Locatelli, ma Donnarumma deve nuovamente fare una grande parata su Alderweireld per evitare che il Belgio riapra la partita, un fatto che però la squadra prima del ranking, ha ampiamente meritato anche in considerazione del terzo palo colpito da Carrasco prima ancora che De Ketelaere realizzi, facendosi scherno della difesa azzurra e di Donnaruma, con un tiro che fa passare sotto le sue gambe. Per evitare i supplementari Mancini è costretto per la prima volta ad una tattica ostruzionistica e procedere addirittura in pieno recupero alle sostituzioni di Berardi e Chiesa con Insigne e Bernardeschi solo allo scopo di perdere tempo. Insomma è stata una finalina divertente con tante reti ed occasioni, che non toglie e non aggiunge nulla al valore delle due squadre, ma anche alle difficoltà che entrambe stanno vivendo in questo particolare momento, con la soddisfazione per l’Italia di ripetere lo stesso risultato di 2-1 degli europei ed ottenere il podio pletorico della Nation League, che però è utile per il morale e il meccanismo del ranking, avendo battuto i primi in classifica.