Italia la nazionale di Luciano Spalletti batte Israele ad Udine
Il racconto post gara di Gianfranco Piccirillo dell’ associazione Stabiamore
Le due nazionali si affrontano in un delicato periodo di tensioni internazionali per la guerra in Medioriente dove si spara pure sulle basi delle forze di pace e una parte del pubblico del Friuli manifesta il suo dissenso alla politica israeliana con i fischi all’inno, ma ci sono anche gli applausi. Spalletti fa giocare Vicario in porta, Fagioli a centrocampo e Raspadori a sostegno di Retegui in fase offensiva.
La prima occasione è di Israele, che come all’andata riesce ad attuare qualche buona ripartenza in abbinamento ad una discreta fase difensiva, che mette in difficoltà nel primo tempo il gioco della nazionale di Spalletti, che riesce a segnare solo su un rigore non limpidissimo con Retegui, che conferma il suo ottimo stato di forma. Infatti l’italo argentino, attuale capo cannoniere dell’Atalanta, si rende pericoloso in altre tre occasioni, impegnando come peraltro Tonali il portiere Glazer, che nel finale è graziato pure da Raspadori.
Nella ripresa Spalletti inserisce Ricci al posto di Fagioli e il gioco ne trae giovamento, anche se il raddoppio avviene sugli sviluppi di un calcio piazzato ed è interamente di marca napoletana con l’assist di Raspadori per la testa di Di Lorenzo, che ritrova, dopo una lunga assenza, nella stessa gara sia la fascia di capitano che il gol, anzi addirittura una storica doppietta. La nazionale dello stato ebraico molto discusso a livello internazionale per gli attacchi portati su diversi fronti e a più riprese, pur non riuscendo ad esprimersi sui livelli della prima frazione trova il gol con Abu Fani direttamente su angolo e il var non ritiene irregolare un intervento su Vicario sulla linea di porta.
Prima degli ingressi di Udogie e Daniel Maldini, che continua la storia generazionale della sua famiglia con la maglia della nazionale, Bastoni impegna severamente Glazer di testa e Frattesi realizza il terzo gol su assist di Demarco, autore di un’altra prestazione convincente. Proprio i due nuovi entrati al posto di Raspadori e Dimarco, costruiscono l’azione che consente al capitano del Napoli e oggi pure della nazionale di coronare la sua splendida doppietta con un bel tiro dalla media distanza. Nel finale entrano pure il napoletano Buongiorno al posto dell’infortunato Frattesi e il beniamino di casa Lucca, attaccante centrale dell’Udinese, per il capocannoniere del campionato Retegui. Insomma è stata una vittoria più netta e soprattutto più facile di quella della gara di andata, che più che per la goleada della nazionale, passerà alla storia per l’esordio del nipote di Cesare e figlio di Paolo, Daniele Maldini, che gioca bene i minuti a sua disposizione e sfiora pure il gol.
L’augurio però, oltre che per la famiglia Maldini e la qualificazione ipotecata della nazionale alla terza fase finale consecutiva della Nation League, è che la gara di stasera possa passare alla storia soprattutto, per essere stata l’ultima prima della fine della guerra in Medioriente.