Italia, vittoria azzurra nel segno di Grifo

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Italia, vittoria azzurra nel segno di Grifo

Italia, la squadra di Mancini vince contro l’Albania. Il racconto post gara di Gianfranco Piccirillo:

A pochi giorni dal mondiale vedere la nazionale giocare in amichevole a Tirana può regalare soddisfazione solo ai padroni di casa, che da molti anni si affidano agli allenatori italiani per migliorare il gioco e i risultati dell’Albania. Come ha dichiarato lo stesso Mancini, per il calcio italiano, fuori per la seconda volta consecutiva dalla competizione mondiale, ci può essere solo amarezza e tristezza, ma il tecnico ha la consapevolezza che, per tirarsi fuori da questo periodo difficile, occorre affidarsi ai giovani, soprattutto a quelli napoletani, che giochino o meno nella squadra capolista del campionato. I tre napoletani che Mancini sceglie nella formazione titolare, tengono fede alle aspettative e dimostrano ancora una volta il loro valore, nonostante l’incertezza difensiva iniziale, che facilita il gol del vantaggio albanese con il colpo di testa di Ismajli. Prima e dopo la rete della nazionale albanese, allenata da Edy Reja, tecnico che è riuscito a portare in due anni dalla C alla A, sia il Cagliari che il Napoli, Zanolo manca due favorevoli occasioni e deve essere il capitano del Napoli Di Lorenzo a segnare il pareggio con una deviazione in area, che mostra un tempismo da attaccante e gli permette di festeggiare l’imminente paternità. Anche Raspadori gioca benissimo, mostrando velocità, tecnica e generosità nell’azione del raddoppio con il perfetto assist per Grifo, che realizza praticamente un rigore in movimento. Il primo tempo si chiude con un tiro di Raspadori parato da Berisha e un palo di Zaniolo, che non riesce a ripetere nello stesso stadio l’impresa che favori’ la conquista della Conference League per la Roma, ma anche nella ripresa la gara si conferma piacevole e divertente per le tante azioni da una parte e dall’altra. Purtroppo sul finire della prima frazione si infortuna alla spalla Tonali, costretto al ricovero per accertamenti e sostituito dal giovane Ricci del Torino.

Nel secondo tempo c’è da segnalare lo splendido stato di forma dell’italiano di Germania, Grifo, capace di prendere una clamorosa traversa e di segnare con una bella esecuzione appena dentro l’area il terzo gol della nazionale, il secondo personale per un’altra doppietta, dopo quella realizzata sempre in amichevole contro l’Estonia. In precedenza però, la squadra allenata dal friulano Reja avrebbe potuto segnare in quattro circostanze, con due traverse colpite e due grandi parate del portiere del Napoli, Alex Meret, che oggi ha sostituito degnamente lo stabiese Donnarumma. Dopo il secondo legno colpito da Bajrami, seppure con la deviazione del difensore dell’Atalanta Scalvini, anche lui giocatore dell’Empoli come Ismajli, il capitano Bonucci riscatta l’errore iniziale sul vantaggio albanese con un provvidenziale salvataggio sulla linea. Berisha deve poi compiere una buona parata sull’interista De Marco, simile a quella successiva di Meret sul subentrato Asllani, ma forse meno impegnativa. Mancini nel finale concede il debutto pure al giovane juventino Fagioli, che entra assieme a Gnonto per sostituire Grifo e Zaniolo, con una partita che perde l’intensità mostrata per oltre un’ora, ma non certamente la tensione agonistica, confermata dai tanti falli e i diversi cartellini gialli, nonostante la gara amichevole.

I calciatori del Napoli Di Lorenzo e Raspadori, grandi protagonisti nel primo tempo, calano nella ripresa, lasciando a Di Marco probabilmente la palma di migliore in campo, assieme a Grifo, che avrebbe potuto portarsi il pallone a casa prima della sostituzione. Ma Meret può essere considerato anche lui tra i migliori in campo soprattutto per il quarto decisivo intervento su una semi rovesciata di un attaccante albanese. Mancini si concede i quattro minuti di recupero per il debutto in nazionale di Pinamonti e del giovanissimo Pafundi dell’Udinese, oltre che per il ritorno di Chiesa, al posto di Bonucci, Verratti e Raspadori e i tre riescono ad imbastire persino un’azione pericolosa, anche se la parata più difficile è sempre quella di Meret, che stasera non ha fatto rimpiangere assolutamente Donnarumma. Insomma non si placa l’amarezza per la mancata partecipazione al Mondiale, ma almeno Mancini si prende la soddisfazione di vincere un’altra gara in trasferta con l’esordio di altri giovanissimi calciatori, tra i quali addirittura un elemento della primavera dell’Udinese, che in questa stagione non ha ancora giocato in campionato e che domenica sera a Vienna potrebbe addirittura avere a disposizione un’altra opportunità di giocare con la nazionale maggiore, senza essere passato ancora per le altre minori.

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