Juve Stabia a casa Brescia per una sfida che arriva da lontano, Pagliuca a caccia di una nuova impresa:
Scorrendo l’almanacco dei precedenti incontri tra le “vespe” e il Brescia disputati in terra lombarda, emerge un dato inequivocabile: la formazione campana non è mai riuscita a conquistare l’intero pot a casa delle “rondinelle”.
Un digiuno che affonda le radici nel lontano 6 aprile 1952, quando il Brescia si impose di misura per 1-0. Da allora, in diverse occasioni, la Juve Stabia ha tentato di sfatare questo tabù, ma il risultato finale ha sempre sorriso ai padroni di casa o, nella migliore delle ipotesi, si è concretizzato in un pareggio.Bisogna infatti attendere diversi decenni per registrare un altro confronto a Brescia. Il 31 gennaio 2012, in un match combattuto, le due squadre si divisero la posta in palio con un 0-0. Un punto che rappresentò un piccolo passo avanti per la Juve Stabia, ma che non ruppe l’incantesimo della vittoria al Rigamonti.
La stagione successiva, il 1º settembre 2012, vide il Brescia tornare alla vittoria, superando la Juve Stabia con un netto 2-0. A siglare il successo lombardo furono le reti di Daprelà e Zambelli, confermando la difficoltà per le “vespe” di imporsi in trasferta contro il Brescia.L’ultimo precedente risale al 25 maggio 2014, una data amara per i tifosi stabiesi. In quell’occasione, il Brescia si impose con un perentorio 4-1. Le reti di Scaglia, Budel, Morosini e Benali inflissero una pesante sconfitta alla Juve Stabia, il cui unico sussulto fu il gol della bandiera siglato da Doukara. Ma bisogna dire che in quella partita ebbe poco significato per la classifica perchè le vespe erano già retrocesse oramai da diverse settimane.
Questi precedenti tracciano un quadro chiaro: la trasferta a Brescia si è sempre rivelata un ostacolo arduo per la Juve Stabia. Il Rigamonti si conferma un terreno storicamente sfavorevole, un campo dove le “vespe” non sono mai riuscite a trovare la chiave per la vittoria. In vista del prossimo incontro, la Juve Stabia sarà chiamata a superare questo pesante tabù per conquistare un successo inedito e prezioso in terra lombarda.