Juve Stabia- L’editoriale di StabiAmore post Avellino

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Juve Stabia- L’editoriale di StabiAmore post Avellino

Juve Stabia- Il racconto post gara di Gianfranco Piccirillo dell’associazione Stabiamore che racconta le sue emozioni del derby del Partenio di Avellino:

Nella notte gelida e piovosa del Partenio davanti a quasi 400 stabiesi il derby tra Avellino e Stabia regala pochissime emozioni e nessuna rete. Colucci sceglie la stessa formazione di domenica con il solo Guarracino al posto di D’Agostino in fase offensiva, ma probabilmente anche questa è una mossa difensiva, perché il giovane proveniente dal vivaio stabiese è utile soprattutto a bloccare le avanzate del cursore sinistro irpino, lo stabiese Fabio Tito. Ma Guarracino ha comunque una clamorosa occasione per portare in vantaggio le vespe con l’errore di Auriletto, che favorisce una carambola sui suoi piedi, che stava finendo alle spalle di Pane. Nell’azione precedente Ricci ha concluso di poco a lato sulla destra del portiere irpino, che ha tremato pure sull’azione nei primi minuti di Pandolfi. A metà tempo l’Avellino dell’ex trainer stabiese Massimo Rastelli e dell’ex attaccante Kanoute riesce a rendersi pericoloso con una conclusione di Garetto e soprattutto un cross di Rizzo per la testa di Gambale, che colpisce il palo. Da segnalare poi una girata mancata in area ancora da Pandolfi e i tiri di Casarini e Kanoute alti sulla traversa, che chiudono un primo tempo che di certo non passerà alla storia.

Nella ripresa la prima azione degna di nota si registra solo dopo un quarto d’ora con la grande parata di Pane sul colpo di testa di Pandolfi perché certamente le conclusioni di Gambale altissime non possono essere considerate, nonostante che la difesa stabiese continui a giocare con un centrocampista come Altobelli, perché evidentemente Colucci, nonostante il recupero dalla squalifica, non ha ritenuto di fare giocare Vimercati dopo il fallo ingenuo connesso al Francioni di Latina. Allora Rastelli fa entrare prima Russo e Maisto al posto di Murano e Garetto e poi Trotta per Kanoute, ma è ancora lo Stabia a impegnare Pane con un tiro del capitano Scaccabarozzi, nonostante il potenziale offensivo messo in campo dalla squadra irpina. Insomma lo Stabia gioca meglio ma non c’è come al solito varietà di soluzioni in attacco e Colucci come con il Potenza aspetta moltissimo prima di effettuare i cambi. Addirittura la prima sostituzione avviene solo ad un quarto d’ora dalla fine con Carbone al posto di Pandolfi, dopo che Barosi ha dovuto compiere una parata in due tempi, l’unica difficile, su un tiro da fuori di Fabio Tito, che avrebbe voluto approfittare della scivolosita’ del terreno. Per sfatare il tabù del Partenio pure nelle sfide con l’Avellino, dopo la vittoria recente ottenuta nel derby con il Giugliano, ci sarebbe voluto qualcosa in più sul piano offensivo e invece lo Stabia, che comunque ha fatto una gara migliore della squadra irpina, finisce un pochino in sofferenza negli ultimi minuti di gioco. Colucci fa entrare Silipo e D’Agostino al posto di Ricci e Guarracino, per evitare il forcing finale della squadra di Rastelli, che si deve accontentare di una serie di palloni lanciati in area nel tentativo di ottenere una vittoria, che sarebbe stata assolutamente eccessiva rispetto ad una gara, che ha regalato molto poco sul piano delle giocate offensive, ma che lo Stabia non ha mai dato l’impressione di poter perdere. Gambale sfiora comunque la traversa ancora una volta di testa su cross di Rizzo. Nel recupero c’è un inutile nervosismo, che costa le ammonizioni a Scaccabarozzi e Maisto e il cambio tra Maselli e Berardocco, ancora una volta autore di una gara giudiziosa, senza che le squadre riescano più ad impegnare i portieri. Così per vedere una vittoria dello Stabia contro l’Avellino in trasferta bisognerà aspettare ancora una stagione e anche per un gol nella porta avversaria i tanti tifosi stabiesi giunti in Irpinia dovranno sperare di poterne gioire nella prossima trasferta di domenica in Puglia contro la Fidelis Andria. La consolazione sta nel fatto che questa squadra non solo non prende gol ormai da diverse partite, ma subisce pure pochissimo dagli attacchi avversari con un difensore centrale adattato come Altobelli, che a questo punto potrebbe avere trovato un ruolo, a lui più congeniale del centrocampista, per le sue caratteristiche tecnico tattiche ed atletiche.

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