Juve Stabia pareggio nella Supercoppa a Cesena.Il racconto di Gianfranco Piccirillo dell’associazione Stabiamore
L’ultima gara stagionale regala grandi emozioni, che dimostrano la forza di questa squadra, capace di segnare due volte sul campo della difesa più forte di tutta la serie C e di tentare ad un certo punto addirittura di vincere la Supercoppa, nonostante la batosta subita con il Mantova la scorsa settimana al Menti.
Pagliuca cambia modulo e diversi elementi, scegliendo in difesa Folino, Bellich e D’amore con Mignanelli, spostato in avanti assieme a Pierobon e Meli con Bugno perno del centrocampo a sostegno di Mosti, Candellone e Adorante contro il forte Cesena di Toscano, che sembrava una squadra imbattibile.Invece nel primo tempo c’è il domino assoluto della squadra di Castellammare che segna due reti, ma ne avrebbe potuto fare quattro, mentre il Cesena sembra una squadra in difficoltà come lo Stabia contro il Mantova al Menti la settimana scorsa.
Infatti subito l’ex portiere dello Stabia Pisseri diventa grande protagonista della partita, compiendo una parata su Folino di testa, mentre gli interventi di Thiam sono molto meno problematici, anche perché la squadra di casa riesce a tirare solo da una certa distanza.I gol dello Stabia sono entrambi splendidi per costruzione della manovra, il primo di Mosti su cioccolatino di Adorante e il secondo su delizioso assist di Mignanelli proprio per il bomber della squadra stabiese, che fa il tredicesimo gol stagionale con la squadra stabiese, il ventesimo considerando anche quelli realizzati con la Triestina.
Il Cesena prova a reagire, ma le azioni dei padroni di casa sono meno pericolose di quelle dello Stabia, che sfiora il terzo gol con Adorante di testa e poi con Pierobon al termine di una magnifica giocata corale, che costringe Pisseri ad una miracolosa deviazione di piede, che possiamo definire alla Garella.Nella ripresa Pagliuca fa entrare l’esperto Andreoni per D’amore e lo Stabia continua ad attaccare, impegnando ancora severamente Pisseri con un’altra splendida azione di Adorante.
La differenza con il primo tempo è che lo Stabia sbaglia i gol, mentre il Cesena li realizza, trovandoli proprio dopo quelli mancati dallo Stabia.E così segna prima il nazionale della Sierra Leone, Kagbo, e dopo una parata incredibile di Pisseri su Candellone e la clamorosa traversa a porta vuota di Meli, arriva pure il pareggio di Ogunseye, sugli sviluppi dell’episodio, che poteva riportare allo Stabia nuove fondate speranze di vincere la coppa.
E invece arriva un altro legno per lo Stabia con Folino, che almeno riscatta la bruttissima prestazione della gara precedente, prima di uscire assieme a Candellone e Pierobon, a beneficio di Romeo, Leone e Piscopo.Lo Stabia cerca di vincere, cambiando modulo, mentre Toscano attua i cambi per cercare di mantenere il pareggio, che assicura la vittoria della Supercoppa.
Ovviamente il Mantova spera fino alla fine nella vittoria dello Stabia per vincere il titolo, ma dopo tante emozioni nel finale prevale la stanchezza su entrambi i fronti e così nonostante l’ingresso di Piovanello per un Meli, deluso dal clamoroso gol mancato, il Cesena può continuare a festeggiare sul suo campo dopo il campionato anche la Supercoppa di serie C.Ma non solo i tifosi cesenati sono protagonisti e festanti, ma anche la folta rappresentanza stabiese, giunta al Manuzzi da Castellammare e da altre parti d’Italia, a conferma di un dato già evidente nelle passate stagioni in serie B, e cioè che lo Stabia in cadetteria non giocherà mai solo, anche negli stadi del centro nord.