Luigi Pezzella oggi allenatore ed ex calciatore importante con un passato ad Avellino, Foggia e Salerno ci racconta il suo pensiero sulla sua Juve Stabia e quella attuale:
Che cosa ti ha lasciato Castellammare Di Stabia?
– Sono molto legato alla città di Castellammare per tanti motivi. Quando ero al Foggia aveva già chiuso l’accordo con i Presidenti Giglio e Manniello ma poi la Juve Stabia è retrocessa in C2 ed inoltre nel corso del mio esordio in Coppa Italia con le vespe ho subito un brutto infortunio. Ho vissuto sei mesi d’inferno ma allo stesso tempo sono stati tre anni bellissimi i campionati vinti, la Coppa Italia e mi dispiace sono che in Serie B non sono stato protagonista ed ho dovuto lasciare la squadra.
Cosa significa il 19 Giugno 2011, dove sei stato protagonista nella finale di Roma?
– Il 19 Giugno è un giorno speciale per noi. La carovana allo Stadio “Flaminio di Roma” con i tifosi che ci hanno caricato ed è stata una grande emozione. Nella finale non ero al top per un infortunio ma ho giocato lo stesso perchè volevo essere protagonista.
Che tipo è Mister Piero Braglia?
– Piero Braglia è un allenatore particolare, vuole calciatori con un determinato carattere. Un vincente, un top di questa categoria.
Un tuo giudizio sui Presidenti Manniello e Giglio?
– Franco Manniello e Franco Giglio sono stati Presidenti che hanno portato la Serie B a Castellammare. Sono due personaggi che devono sempre essere ringraziati e ricordati per le cose positive che hanno fatto. Ma anche questa società deve essere ringraziata per quello che sta facendo.
Sulla Juve Stabia di Guido Pagliuca?
– La Juve Stabia di Pagliuca ma è la Juve Stabia che figlia anche di un grande lavoro dirigenziale, vedi Lovisa. Un miracolo sportivo, un qualcosa di straordinario perchè alla vigilia del torneo questa squadra non era accreditata per un campionato di vertice. Ho visto giocare la Juve Stabia tante volte e sicuramente Pagliuca ha i suoi meriti ma ripeto che i meriti oltre a quelli della squadra sono da condividere con il DS Lovisa e con il Presidente Andrea Langella.
Nel corso della tua carriera chi ti ha impressionato come compagno di squadra?
– Ho avuto la fortuna di giocare con tanti calciatori importanti. Izzo e Zappacosta ad Avellino erano giovani ma si vedeva che erano bravi oppure posso anche citare Gabionetta a Salerno. Con la Juve Stabia ricordo con affetto Molinari e Corona, due grandissimi calciatori.
Un allenatore che per te è stato fonte d’ispirazione?
– Adesso sono diventato un allenatore e quando inizi cerchi di mettere sul piatto il vissuto ossia quel qualcosa di positivo che ti hanno lasciato gli allenatori nel corso della tua carriera da calciatore. Ad esempio Rastelli mi piaceva come gestiva lo spogliatoio. Sul campo anche Braglia con il suo 3-4-3 che è un sistema di gioco che amo adottare pure io.
Un tuo messaggio per i fans gialloblu?
– I tifosi sono fantastici e sono felice per loro che la Juve Stabia sta tornando nel calcio che conta. La Curva Sud è straordinaria nel sostenere la squadra in casa e lontano dal Menti. Speriamo che si possa festeggiare il prima possibile i tifosi lo meritano.
Si ringrazia Mister Luigi Pezzella per il tempo concesso per questa intervista