Verso Juve Stabia vs Foggia: L’erede di Zeman.
Una bella curiosità di giornata tra Juve Stabia e Foggia e sicuramente l’allenatore dei Satanelli, Giovanni Stoppa, un ex calciatore che sicuramente non ha bisogno di presentazioni con una carriera importante alle spalle.
Stoppa è stato un giocatore del Milan e con i Rossoneri si è tolto delle bellissime soddisfazioni. Ha giocato con e contro moltissimi campioni,quando la Serie A era il campionato più bello di tutto il pianeta.
Sarà un caso, ma Stoppa sembra avere un filo conduttore con Zeman. Il Boemo portò il Pescara in Serie A ed in panchina nel massimo campionato ci andò lui. Zeman ha allenato il Foggia in due periodi diversi della sua carriera e la storia si ripete andando a raccogliere in un certo senso la sua eredità.
Cenni storici:
Giovanni Stroppa (Mulazzano, 24 gennaio 1968) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista, attuale tecnico del Foggia.
Cresciuto nelle giovanili del Milan, disputa due stagioni (una in Serie C1 e una in Serie B) in prestito al Monza, tra il 1987 e il 1989.
Nel 1989 rientra al Milan, dove viene utilizzato come riserva di Roberto Donadoni Esordisce in Serie A il 27 agosto 1989 sul campo del Cesena, realizzando uno dei tre gol dei rossoneri con una conclusione dalla lunga distanza. Nelle due stagioni a Milano disputa 35 partite di campionato con due reti, e conquista una Coppa dei Campioni, due Supercoppe europee e due Coppe Intercontinentali, realizzando un goal contro l’Olimpia Asuncion nella partita del 1990
Nel 1991 si trasferisce alla Lazio per 2,8 miliardi di lire dove viene impiegato come tornante a destra. In maglia biancoceleste gioca molto nella prima stagione, pur in concorrenza con il tedesco Thomas Doll mentre nella seconda il tecnico Dino Zoff lo tiene spesso in panchina.
Gioca nel Foggia la stagione 1993-1994] nella quale realizza il record di marcature stagionali (8) e conquista la convocazione in Nazionale, giocando agli ordini di Zdeněk Zeman. Nel 1994 torna al Milan per una stagione che si rivelerà negativa sia per lui che per la squadra, mentre nel 1995 si trasferisce all’Udinese: l’avventura friulana viene condizionata prima da un grave incidente d’auto[10], e poi da un grave infortunio di gioco causato da Salvatore Fresi, che lo costringe a saltare quasi tutta la stagione 1996-1997.
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Nel 1997 viene acquistato dal Piacenza, dove rimane fino al gennaio 2000 contribuendo a due salvezze consecutive. Escluso dai piani tattici di Luigi Simoni, scende in Serie B al Brescia dove ritrova il posto da titolare contribuendo alla promozione delle Rondinelle allenate da Nedo Sonetti Svincolatosi dal Brescia, rimane nella serie cadetta trasferendosi al Genoa[14], dove rimane per un biennio.
Nel 2002, in scadenza di contratto e con la società che non lo riconferma,[15] lascia Genova per disputare una stagione in Serie C1 nell’Alzano Virescit Nella stagione 2003-2004 fa parte dell’Avellino di Zeman, che conclude la stagione con una retrocessione in C. In quell’anno realizza allo stadio Stadio Renzo Barbera di Palermo un gol da quaranta metri nella partita Palermo-Avellino 1-1. Nella stagione seguente fa ritorno al Foggia, che lo acquista insieme a Luis Oliveira qui gioca 9 partite e realizza una rete, lasciando la squadra a fine stagione a causa di problemi economici.
Nell’ultimo anno di attività milita nel Chiari, insieme a Dario Hubner.
Credit foto: Foggiatoday