La Nazionale azzurra parte malissimo contro la Francia, il racconto di StabiAmore
La Nazionale femminile per il momento, ha voluto seguire la scia negativa di quella maschile, rimediando una goleada nella gara del suo esordio agli Europei contro la Francia. La squadra transalpina pure ha dimostrato di poter tenere il passo dei maschi, giocando un primo tempo sensazionale, con un gioco sulle fasce delle due esterne offensive, che ha letteralmente fatto girare la testa alle azzurre in difesa, ma anche a centrocampo, così tanto, che la trainer Milena Bertolini ha dovuto stravolgere il settore nevralgico nella ripresa, per evitare che il punteggio assumesse una dimensione imbarazzante. E infatti Martina Piemonte ha segnato il gol della bandiera e nel recupero avrebbe potuto realizzare anche il secondo, che avrebbe potuto migliorare il morale e la differenza reti, in un girone, nel quale il secondo posto è ancora raggiungibile, considerando che, le altre avversarie Belgio e Islanda hanno dimostrato nel confronto diretto, di essere alla portata delle azzurre. Quindi, nonostante il 5-1 a sfavore, si può sperare ancora di andare avanti in una manifestazione dove, oltre alla Francia brillante di stasera, hanno dimostrato qualità e forza le padrone di casa dell’Inghilterra e soprattutto Norvegia, Spagna e Germania, con Olanda e Svezia, un passettino indietro solo per aver pareggiato il confronto diretto.
Per la nazionale italiana ci si aspettava qualcosa in più dalla difesa, soprattutto dal portiere Giuliani e dal capitano Gama, ma se fosse entrata la prima palla gol della gara di Bonansea, che non ha saputo superare la sua compagna di club portiere della Juventus, forse avremmo assistito a tutto un altro tipo di partita. In fondo il calcio femminile, come quello maschile, è fatto di episodi e non c’è tecnologia fuori dal campo, che possa sovvertire determinati principi non scritti, per cui mi sembra giusto concedere alle azzurre la possibilità di rivalsa nelle prossime gare, prima di criticarle aspramente, proprio nei giorni in cui hanno raggiunto il traguardo agognato e importante del professionismo, alla pari dei paesi più avanzati dal punto di vista del genere femminile, come gli stati del Nord Europa e del Nord America.
Foto Facebook Nazionale Italiana