Napoli ancora vittoria in goleada!

Napoli, ancora vittoria in goleada!

#CremoneseNapoli1a4 Spalletti non ha voluto concedere vantaggi ad una squadra tignosa come la Cremonese, attuando un turn over moderato senza stravolgere la fisionomia della squadra con un unico cambiamento per reparto, Rui per Olivera, Ndombele per Zielinsky e Politano per Lozano. La gara non è spettacolare, ma i ritmi sono alti con entrambe le squadre che giocano bene, ma non riescono a essere abbastanza brillanti in attacco, il Napoli ha sofferto come era prevedibile la chiusura a riccio della Cremonese, un atteggiamento molto diverso rispetto all’Ajax in Champions e nella prima parte del tempo ha avuto un giro palla un po’ lento e ha fatto pochi movimenti in fase offensiva. Spalletti ha fatto bene a non fare rifiatare Rrhamani perché il nazionale del Kosovo ha saputo controllare in difesa la vivacità dei calciatori offensivi della squadra lombarda ed è anche riuscito a rendersi pericoloso in attacco, cogliendo il palo nella prima azione della gara. Kvaratskhelia è stato bravo a cambiare fascia e a trovare un fallo in piena area, con una sua classica sterzata e grazie al suo primo tocco offensivo di una certa importanza viene concesso il rigore, trasformato da Politano, che dopo gli ultimi successi si è conquistato il primo posto tra i tiratori partenopei dal dischetto. Raspadori non riesce a segnare questa volta, ma resta comunque nel vivo del gioco e impegna un paio di volte il portiere Radu, mentre il coreano Kim Minjae è costretto ad un recupero importante su una buona giocata offensiva della Cremonese. La squadra di Alvini dimostra la sua compattezza, confermando di essere tignosa perché molto fisica e pragmatica e con l’ingresso di Okereke nella ripresa trova il mondo di essere anche pericolosa e di trovare la via della rete. Prima e dopo il gol del pareggio di Dessers, recuperato con un’azione un pochino fortunata, frutto di un tiro ribattuto a pochi passi da Meret, Raspadori impegna Radu severamente, ma Anguissa e altri calciatori non riescono a sfruttare la respinta dell’ex portiere dell’Inter e Spalletti è costretto ad una mossa offensiva, inserendo il Cholito Simeone al posto di un poco convincente Ndombele, con il conseguente spostamento del nazionale ex Sassuolo come rifinitore in un ruolo, che comunque Zielinski dimostra di saper ricoprire meglio di tutti. Infatti la squadra di Spalletti perde qualche equilibrio a centrocampo e trova molte difficoltà nella prima metà della ripresa ad infrangere il tabù dello stadio Zini, dove nella sua storia non ha mai vinto. Spalletti si rende conto che per trovare la vittoria è necessario fare entrare anche il polacco e lo inserisce insieme al Chucky Lozano al posto di Raspadori e Politano, e così anche se la Cremonese non molla dal punto di vista dell’intensità agonistica, la squadra azzurra ritrova il modo migliore di stare in campo. Ancora una volta il gol arriva da un traversone molto preciso di Mario Rui per la testa di Simeone, che ha la soddisfazione di realizzare questa volta un gol più pesante, che spiana la strada alla vittoria e al meritato primato solitario in classifica. Nel finale Rrhamani è costretto comunque ad uscire per infortunio, dando spazio al norvegese Ostigard, assieme all’ingresso programmato di Olivera per l’ancora convincente Mario Rui e la Cremonese prova a trovare il nuovo pareggio con generosità e determinazione, anche per l’ingresso di Ciofani, bomber molto prolifico in serie B e C. Ma Spalletti finalmente in questa stagione sta capendo che non bisogna sottovalutare le piccole e nel lungo recupero concesso dall’arbitro Abisso la squadra trova consecutivamente il terzo gol della partita, il primo stagionale di Lozano su assist di Kvaratskhelia nella più classica azione di contropiede, la mancata doppietta del Chucky, che comunque impegna severamente Radu e il quarto gol del subentrato Olivera su assist di De Lorenzo, che non fanno altro che testimoniare la bontà della scelta dell’allenatore nella formazione iniziale e nei cambi e la capacità del Napoli di non specchiarsi in modo presuntuoso nelle sue qualità, giocando sempre con impegno e concentrazione sia con il Liverpool e il Milan, che con l’ultima della classe. A mio giudizio anche mercoledì nel tardo pomeriggio contro l’Ajax nella gara del San Paolo Maradona bisognerà avere l’atteggiamento giusto per vincere ancora, dimenticando la goleada storica nell’ultimo turno di Champions, cosi come domenica contro il Bologna in campionato, perché le partite sono tutte difficili come l’impegno di oggi ha dimostrato e il punteggio largo non deve comunque nascondere le difficoltà incontrate e i meriti degli avversari.

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