Santacroce a MP: “Napoli? Partita difficile”, e su Gattuso…

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Magazine Pragma intervista l’ex Napoli Fabiano Santacroce

Ai microfoni di Magazine Pragma è intervenuto l’ex Napoli Fabiano Santacroce. Il difensore ha espresso le sue considerazioni riguardo al Napoli di Gattuso, ai suoi ricordi in azzurro e sul match di Supercoppa di stasera. Il calciatore è stato uno dei protagonisti tra le fila dei partenopei dal 2008 al 2011, ai tempi allenato da Walter Mazzarri. Ecco che cosa gli abbiamo chiesto.

Sulla Supercoppa di stasera: “Partita difficile. Juve cerca il riscatto, Napoli deve concentrarsi”

Oggi si gioca questa la finale di Supercoppa tra Napoli e Juventus, che cosa ti aspetti?

Una partita tosta sia perché c’è grande sana rivalità tra le squadre sia perché entrambe hanno bisogno di vincere questo trofeo per trovare sicurezza e magari cercare un gran recupero in campionato

La Juventus arriva da una brutta sconfitta contro l’Inter. Il Napoli da una goleada contro la Fiorentina. Può incidere questo fattore?

Inciderà sicuramente, la Juve deve trovare un riscatto mentale perché la partita contro l’Inter è stata pessima sotto tutti i punti di vista sia di mentalità che di gioco…deve cercare un riscatto immediato e perdere il trofeo sicuramente non aiuterebbe un recupero mentale. Per quanto riguarda il Napoli viene da un ampia vittoria e deve rimanere concentrato perché la Juve è sempre la Juve e basterebbe un minimo calo per far prendere spazio alle grandi giocate dei tanti campioni bianconeri.

Che significa per un calciatore giocare una partita così importante?

E’ una partita tra due squadre rivali che dimostrano da parecchi anni il loro valore e vincere un trofeo è importantissimo e darebbe molta serenità per il proseguo della stagione ad entrambi i tecnici che sono in piazze che richiedono tanto.

Santacroce e il suo passato in azzurro. Su Gattuso: “Allenatore giusto per il Napoli”

Tu sei un grande ex Napoli che ricordi hai dello stadio Diego Armando Maradona?

Ricordi fantastici indelebili, è uno stadio che chiede tanto ma sa anche dare altrettanto.. ho fatto delle partite importanti contro squadre importanti dove ricordo poco della partita in se ma la sensazione di trovarsi di fronte a tutta quella gente non la scorderò mai!

Si può paragonare Gattuso con Walter Mazzarri?

Penso siano due tecnici differenti sia come vedute tattiche che come comportamenti in campo, Gattuso sta crescendo di anno in anno e ora sta dimostrando di essere l’allenatore giusto per il Napoli…per capire quanto sia del suo alla partita basta provare a spegnere i commenti e seguire le partite solo con i suoni dal campo…non lo sentirete smettere di dare disposizioni tattiche nemmeno per un minuto, bello avere un mister che ti aiuta così!

Il tuo ricordo più bello della tua avventura azzurra?

La mia avventura azzurra praticamente non è mai finita dato che abito tutt’ora qui, sicuramente quando abbiamo raggiunto per la prima volta il traguardo Champions è stato fantastico, ricordo ancora la gente in giro per le strade come se avessimo vinto il campionato…è bellissimo regalare emozioni qui!

Hai giocato con tanti campioni. Chi è quello che ti ha impressionato di più?

Sono stato impressionato da tantissimi giocatori, nell’arco della carriera ho giocato assieme e contro grandi campioni…non potrei nemmeno elencarli tutti ma Ronaldinho, del Piero, Totti, Vieri, Figo, Trezeguet e via dicendo sicuramente era un calcio differente.

Santacroce ricorda Maradona: ” E’ riuscito a portare qualcosa di magico nella città”

È un calcio più triste senza Maradona. Che cosa ha significato per te Diego?

Già il momento significa tanto dato che mio padre si chiama così [ride, ndr.]. Per me non ha un significato così grosso perché non ho vissuto il periodo di Diego e sono cresciuto al nord. Riconosco sicuramente che sia stato una leggenda nel calcio ma soprattutto capisco quanto fosse grande semplicemente parlando con la gente…è riuscito a portare un qualcosa di magico nella città e ha dato veramente tutto se stesso e la gente questo glielo riconoscerà per sempre.

 

 

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