Il peggio non ha fine: siamo alle solite, la squadra c’è ma non riesce a farlo vedere agli altri. Il fondo della classifica è diventato un posto confortevole paradossalmente, da cui non ci si vuole discostare neanche per un po’.
PALERMO – Sembra quasi lo scorso anno quando i rosanero raggiunsero la loro prima vittoria in quel di Bergamo, ma a casa propria…al “Renzo Barbera” ancora no.
L’ultima vittoria risale allo scorso campionato, quando all’ultima giornata si doveva vincere per forza contro un Verona ormai senza nulla da pretendere. La situazione è per dirla breve “drammatica” se si guarda lo “score” che tra le mura amiche dice: 0-0-5 con 2 goal fatti e ben 12 subiti, cioè solo sconfitte, tutte belle sonore e nettamente giustificate, tranne una, quella con la Juventus, dove i giocatori sputarono l’anima in campo ma si sa, contro la Juve si gasano un po’ tutti…adesso ci vuole coraggio.
Adesso ci vuole un segnale, e non il solito cambio-allenatore alla Zamparini, cosa che compete all’Inter quest’anno, ma ci vuole una prova di orgoglio e di rabbia, e chissà se arriverà domenica prossima prima della pausa nazionale contro il Milan?!
Sicuramente sarà un’altra gara aperta ma l’amaro ritorno dalla terra sarda non ci voleva…lì si che si doveva strappare un grido: “Ayò ti spezzo le braccine”come dicevano Aldo, Giovanni e Giacomo in “Mai dire Goal”…tanti anni fa come la gloria che si respirava nella capitale sicula ai tempi, non molto lontani, in cui c’era un giovane attaccante argentino di nome Paulo Dybala (vedi foto) che ora come ora sicuramente se fosse lì avrebbe fatto qualcosa anzi più di una.