Patryk Peda è arrivato a Castellammare Di Stabia nel calciomercato di gennaio. A Palermo era considerato una sorte di meteora. Con la maglia gialloblu invece si prende subito una maglia da titolare e diventa una pedina importante nella squadra di Guido Pagliuca.
Il suo impatto è stato immediato e devastante, cambiando il volto della difesa e infondendo sicurezza a tutta la squadra. Peda non è solo un ottimo calciatore, ma un simbolo di come il lavoro e la determinazione possano portare a risultati straordinari, anche quando si parte in sordina. Il suo nome è ormai scandito con affetto sugli spalti, un riconoscimento meritato per chi, in pochi mesi, è diventato un pilastro imprescindibile. Difensore giovane ma di quelli tosti che piacciono non poco ai tifosi ed appassionati. Nel panorama calcistico contemporaneo, sempre più spesso emerge una nuova generazione di difensori che, nonostante la giovane età, mostrano una maturità tattica e una leadership degne di un veterano. Questi talenti precoci non si limitano a svolgere il “compitino”, ma interpretano il ruolo con una consapevolezza che va ben oltre i loro anni.La sua stagione si riassume in un vero e proprio inno alla concretezza e all’affidabilità. Peda ha dimostrato di essere un muro invalicabile, un giocatore su cui si può contare sempre, capace di leggere le situazioni di gioco con intelligenza e di intervenire con tempismo. Ma se c’è un momento che ha cristallizzato la sua straordinaria capacità, un vero e proprio “capolavoro”, è stato quando si è trovato di fronte a un attaccante del calibro di Joel Pohjanpalo.
Siamo ai play off e Peda ha sfidato il suo passato ma alla fine il difensore è uscito vittorioso dalla contesa portando a casa il passaggio del turno ma anche della prestazione personale da voti alti in pagella. Una esperienza la sua a Castellammare Di Stabia decisamente importante ed i tifosi sperano in un domani di poterlo rivedere ancora in gialloblu.