Il Napoli vince anche a Bergamo! Di Gianfranco Piccirillo
#AtalantaNapoli1a2 A preoccupare i tifosi in questa sfida d’alta classifica non sono le scorie della sconfitta sfortunata all’Anfield Road, ma l’assenza di Kvaratskhelia e i furti d’auto che hanno coinvolto il georgiano e il coreano Kim Minjae. Spalletti sorprende tifosi e addetti ai lavori, compreso l’allenatore della nazionale Mancini presente in tribuna, schierando il macedone Elmas e non Raspadori al posto di Kvaratskhelia e anche confermando Olivera sulla corsia bassa sinistra. Il primo quarto d’ora orobico sembra dare torto al tecnico del Napoli, perché l’Atalanta attua un pressing scatenato, soprattutto con una densità pazzesca nei confronti del regista Lobotka, costretto ad indietreggiare, lasciando dietro da solo Scalvini contro Osimhen e dimostra una condizione atletica straordinaria, come nei momenti migliori delle scorse stagioni. Meret deve compiere una grande parata su Hojlund dopo una grande giocata di un effervescente Lookman, che realizza il rigore per un tocco impercettibile di mano di Osimhen in area, concesso solo per l’intervento del var. Dopo questo particolare episodio che consente il rigore di Lookman, il Napoli Inizia finalmente a giocare, cogliendo il pareggio con Victor Osimhen, di testa, su assist delizioso di Zielinsky e poi anche il gol del raddoppio proprio di Elmas su assist ancora del nigeriano, sempre più protagonista e cannoniere della squadra azzurra. Osimhen vince il derby degli uomini mascherati con il portiere argentino Musso e diventa il nuovo capocannoniere del campionato, pur avendo saltato diverse partite per un infortunio muscolare. Ottima la partita di Anguissa che sia nel primo che nel secondo tempo, sfiora la porta con colpi di testa pericolosi, ma è tutto il
centrocampo partenopeo a giocare bene, riuscendo a neutralizzare il più delle volte il pressing dell’Atalanta, e questo fatto chiaramente regala al Napoli un grande vantaggio ogni volta che propone la fase offensiva, premiando le scelte di Spalletti, che invece molti non avevano gradito. Nella ripresa ancora una volta Meret deve superarsi con una grande parata su Maehle, autore di una superba incursione in area e poi c’è la traversa sulla ribattuta per una deviazione di Olivera, che rischia di fare autorete, salvando la sua porta con un pizzico di fortuna. Il Napoli soffre l’intensità dell’Atalanta, che vuole assolutamente almeno il pareggio e continua ad attaccare con velocità ed insistenza, costringendo Spalletti a correre ai ripari con l’inserimento di Ndombele e Politano al posto di Zielinsky e Lozano. Gasperini sembra un pazzo furioso dalla panchina, protestando continuamente, ma ad essere ammonito stranamente è solo Domenichini, il secondo di Spalletti. Il tecnico orobico gioca tutte le carte a sua disposizione, inserendo contemporaneamente gli attaccanti Malinovskyi e Zapata al posto di Hojlund e Pasalic, proprio nel momento in cui il centrocampo del Napoli registra il calo di Anguissa, stremato dopo un’ora giocata ad altissimo livello di dinamismo ed intensità atletica. Spalletti nella parte finale decide di inserire forze fresche in attacco con il Cholito Simeone al posto di Osimhen, ma è soprattutto Politano, che riesce ad essere incisivo nelle ripartenze, interrompendo le giocate offensive di una squadra forte e scorbutica come l’Atalanta. Giovanni Simeone, prima su assist di Elmas e poi dopo una giocata di Ndombele comunque prova a segnare il terzo gol, ma nel primo caso sfiora solo la porta di Musso e nel secondo si fa bloccare il tiro dal pipelet argentino. Gasperini inserisce Boga e De Roon per Lookman e Koopmeiners e poi pure Soppy per Hateboer negli assalti finali, nei quali Meret è sempre attento su Zapata e soprattutto Malinovskyi che prova a tirare anche dalla distanza. Gli ultimi due cambi di Spalletti sono per spezzare il ritmo nel recupero concesso dall’arbitro, che scontentando le due squadre forse ha finito per dirigere discretamente e così per Zerbin e Gaetano ci sono solo due minuti al posto di Elmas e Anguissa. Gli ultimi brividi vengono sempre da Maehle, ma anche nella fase difensiva, perché per poco non favoriva un altro gol del Napoli, che alla fine ottiene una vittoria molto importante, seppure con qualche sofferenza alla quale aveva disabituato i tifosi in questa fantastica prima parte della stagione. Ora alla squadra di Spalletti non resta che fare punteggio pieno nelle prossime due gare interne a cominciare da quella con l’Empoli di martedì pomeriggio nel turno infrasettimanale, per affrontare nelle migliori condizioni di classifica e di morale la lunghissima e atipica sosta invernale per i mondiali in Qatar.