Il Napoli vede viola e cade

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“Il buongiorno si vede dal Mattino” recita il detto. E’ sì è visto oggi, in Napoli vede il Viola degli avversari e alla fine crolla. Episodio decisivo al 3 minuto: Simeone scatta per superare Koulibaly, il difensore senegalese, per anticiparlo, liscia il pallone e colpisce il Cholito per poi rovinargli addosso. Mazzoleni fischia rigore e ammonisce Koulibaly poi il VAR gli segnala che il fallo è avvenuto fuori area e l’arbitro applica una nuova regola, varata proprio quest’anno, o meglio una nota che invita gli arbitri a non applicare la trinità di rigore-sanzione- espulsione. Essendo avvenuto fuori area Mazzoleni espelle Koulibaly e costringe Sarri ad un cambio immediato: fuori Jorginho dentro Tonelli.

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Ma il Napoli perde completamente le misure, soprattutto Callejon: nervoso, lento e sfiduciato è praticamente assente. Non che i Viola creino particolari pericoli, almeno fino al gol, nato in maniera molto casuale. Biraghi, per evitare un rimessa a favore del Napoli, spazza. Mario Rui dorme e lascia sfilare il pallone non accorgendosi di Simeone, il Cholito brucia anche Tonelli e insacca l’uno a zero.

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Il Napoli perde completamente la bussola e Reina salva due volte i suoi dal colpo del KO. Prima anticipa Benassi impedendogli un cross pericoloso, poi salva in angolo un pericoloso tiro di Chiesa.

Secondo tempo, la musica cambia, almeno sembra. Al 50′ Callejon, nell’unico spunto positivo, apre bene per Mertens ma il mancino del belga è preda di Sportiello. Prova il doppio cambio Sarri: fuori Hamsik e Mertens, dentro Zielinski e Milik, mentre Gaspar prende il posto di Laurini.

Al 62′ il raddoppio dei Viola. Calcio d’angolo di Saponara, Badelj stacca di testa, Reina riesce in qualche modo a togliere la palla dalla porta, ma Callejon è lento a spazzare e Simenore raddoppia e, di fatto chiude la partita.

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Milik lotta ma è isolata. Insigne è un Puma e si avventa su ogni palla mentre Allan, migliore in campo, è un leone: lotta , contrasta, sradica e rifiuta di arrendersi fino alla fine.

Ma ormai è chiusa e Pioli si chiude con Esseyric e Cristoforo per evitare brutte sorprese. Anzi, arriverà anche la tripletta: Chiesa lancia Simeone, Mario Rui è ormai sfinito e l’attaccante viola si porta il pallone a casa.

La matematica dice: non è finita. Ma è dura, veramente dura. Un passo falso della Juventus vorrebbe dire arrivvare a meno uno, e difficilmente i Bianconeri perderanno due volte punti per strada.

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