Appropriazione indebita, autoriciclaggio e utilizzo di fatture false. Sono queste le ipotesi di reato sulla base delle quali la Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, a conclusione delle indagini relative all’inchiesta nata dalla cessione, nel 2015, del calciatore Pedro Obiang al West Ham.
Chiesto il processo anche per altre quattro persone
Chiesto il processo anche per la figlia dell’imprenditore, Vanessa, il nipote Giorgio e i due manager Valerio Guercini e Andrea Diamanti.
L’indagine aveva portato al sequestro dei beni poi parzialmente annullato
Come si ricorderà, l’indagine aveva inizialmente portato, il 28 novembre scorso, al sequestro dei beni dell’imprenditore romano per un ammontare di circa 2,6 milioni; il provvedimento era stato, in seguito, parzialmente annullato.
Le motivazioni della richiesta
Nella richiesta di rinvio a giudizio si legge che Ferrero e la figlia “per procurare alla società Vici srl un ingiusto profitto, si appropriavano indebitamente di parte delle somme accreditate con bonifico estero per la vendita (17/6 2015) del calciatore Obiang, per oltre un milione“.
L’udienza preliminare si terrà davanti al GUP di Roma il prossimo 20 settembre.
Fonte: Ansa.it