Nessun dolore, nessuna ricompensa. Così recita un famoso detto. E il Napoli sembra destinato a soffrire, soprattutto con le piccole. Uno ad uno contro il Lecce, Uno a zero contro lo Spezia al novantesimo, quattro a duno contro la Cremonese (ma con due gol arrivati nei due minuti finali). Contro il Bologna, privo di Arnautovic, gli azzurri decidono letteralmente di regalare due gol. Eppure, alla fine, il Napoli l’ha spuntata e raggiunge la decima vittoria di fila.
La partita non ha un bel ritmo. Il Bologna, di fatto, mette un pulman davanti alla porta. Eppure il Napoli, con Raspadori prima e con Mario Rui dopo spaventano Skorupski. Poi Politano spaventa i tifosi del Napoli spedendo in curva un cioccolatino di Kvaratskhelia. E al 41′ il primo errore. La difesa del Napoli si addormenta lasciando Zirkzee completamente solo che deposita in porta un passaggio di Cambiaso.
Fortunatamente per il Napoli, arriva il pareggio in maniera molto rocambolesca. Zielisnki batte un calcio d’angolo, Medel e Fergusson litigano col pallone che prima finisce sui piedi di Juan Jesus e poi in porta. Ed è il quindicesimo marcatore diverso per il Napoli.
Nel secondo tempo entrano Osimhen e Lozano. E subito i due si fanno sentire. Perché il solito indemoniato Kvaraskthelia costringe Skorupski ad un super intervento, il nigeriano si porta appresso due difensori e il messicano deve solo scaraventare in porta il suo secondo gol in campionato.
Tuttavia il vantaggio dura solo un minuto. Perché Meret, oggi non al massimo, combina un pasticcio clamoroso. Perché si lascia sfuggire un tiro tutt’altro che irresistibile di Barrow.
E il porterie del Napoli, a cui i tifosi partenopei non perdonano mai nulla, combinerà altri disastri, fortunatamente mai sfruttati dal Bologna. Ma il georgiano è sempre presente. Altra palla splendidida in profondità, scatto di Osimhen che brucia Medel e con il pallonetto, nonostante Skourpski tocchi, mette dentro il tre a due.
Gli ultimi minuti sono di sofferenza pura. Vero che il Napoli prende un palo con Zielinski, ma il Bologna pressa. E i già citati errori di Meret non aiutano. Ma, alla fine, è il Napoli a spuntarla. Torna primo e lancia un altro segnale al campionato: nonostante gli errori e le partite non brillanti, si vince.