Juve Stabia, la bandiera bianca del 2014
Juve Stabia, continua il nostro racconto sulle vespe di Castellammare in cadetteria. Il 2014 è stato l’anno più doloroso della gestione Manniello e l’ultimo tango di Piero Braglia. Le vespe salutano la Serie B e lo fanno nel peggiore dei modi. Ultimo posto in classifica ed uno score spaventoso. 27 sconfitte ed 80 goal subiti.
Eppure in quel campionato erano arrivati calciatori di valore e di categoria superiore ma niente da fare. La squadra non riuscì mai a trovare una formula magica e nemmeno con la gestione Pea le cose andarono per il meglio. Tanti legni che andarono e condizionare le partite, autoreti e goal presi sul finale. Insomma la classica annata infelice. Furono soltanto due le vittorie, una in trasferta a Cittadella ed una sola in casa contro il Pescara. Il difesore Lanzaro fu protagonista di entrambe le vittorie gialloblu, unici sorrisi di un campionato davvero amaro. Il 26 aprile 2014, allo Stadio Provinciale di Trapani, arrivò la matematica retrocessione con ben sei turni di anticipo.
Una stagione che si annunciava ricca di emozioni ma che con il passare delle giornate divenne poi un incubo per i tifosi gialloblu che aspettavano soltanto il sipario su questo campionato. Nonostante tutto questo, quel torneo fu lo stesso storico, non tanto per la retrocessione a suon di record negativi ma perchè mai nella sua storia la Juve Stabia era riuscita a disputare ben tre campionati di Serie B consecutivi. Poi arrivò anche la clamorosa beffa ossia il mancato ripescaggio estivo e poi la discutibile eliminazione da parte del Bassano nei play off promozione in Lega Pro a chiudere un periodo poco fortunato per i colori gialloblu che avrebbero meritato di riprendersi fin da subito il pass per la cadetteria.
