Una chiacchierata con Andrea Raimondi


Una chiacchierata con Andrea Raimondi

Andrea Raimondi, ex calciatore di Juve Stabia e Padova e’ stato raggiunto per una intervista sul momento delle sue ex squadre e non solo:

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Andrea, la Juve Stabia viene da un filotto importante di vittorie. Cosa può significare nella testa dei calciatori questo momento ?

Quando arrivi da un periodo importante e’ ricco di vittorie, diventa sempre piu’ difficile perche’ qualsiasi squadra trovi sul tuo cammino giochera’ con il classico assetto da guerra e quindi va gestito il momento che diventa delicato.

Stadi vuoti…..

Al Nord si sente di meno ( Ride) E’ un fattore decisivo al sud. La mancanza del pubblico si sente negli stadi caldi e passionali e sicuramente inserisco anche il Romeo Menti in questo discorso. Giocare senza la Curva e’ difficile.

Per tornare al campionato Avellino sta facendo bene. Piero Braglia può essere arma in più per i playoff?

Piero Braglia ha una esperienza enorme e sicuramente il suo valore puo’ mettere in difficolta’ qualsiasi squadra.

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Nel girone B è lotta a tre. Padova, Perugia e SudTirol. Secondo te chi la spunterà?

Il Südtirol e’ una squadra molto oraganizzata. Sono diversi anni che fanno un mercato importante. Io conosco molti calciatori che hanno in rosa e sono tutti ragazzi validi. Il Padova e’ costruita come il Perugia, sara’ una bella lotta e proprio il  Südtirol potrebbe essere la sorpresa finale. Ma il Padova fa parte di quella piazze che sono abituate a vincere, piazza che conosco molto bene da ex. Stesso discorso per il Perugia, piazza di blasone. Sara’ un bel duello fino alla fine.

Per tornare a Castellammare come puoi riassumere la tua avventura?

Castellammare di Stabia e’ stata una delle parentesi piu’ belle della mia carriera. Sono stati due anni fantastici. Una Coppa Italia, Un play off vinto un signor campionato di cadetteria. Che dire, basta questo.

Il tuo momento piu’ bello in gialloblu?

Il momento bello e’ stata la vittoria del campionato al Flaminio, ricordo il ritorno a Castellammare e la festa ma fortunatamente ho vissuto anche altri momenti felici.

Ti senti ancora con qualche compagno di avventura degli anni a Castellammare?

Non e’ facile sentirsi con tutti, questo lavoro ti porta a cambiare spesso citta’. Mi sento ogni tanto con Jerry Mbakogu, con Zaza e Biraghi. Purtroppo ho perso i conttatti di prima, quando passano diversi anni e’ difficile continuare ad avere un rapporto costante. Ma sono sicuro di una cosa, se capita di rivedersi con uno dei ragazzi di quel gruppo scatta subito una festa perche’ abbiamo passato degli anni unici. Eravamo davvero un grandissimo gruppo.

Si ringrazia Andrea Raimondi per il tempo concesso per questa intervista

Leggi anche l’intervista all’ex Everton

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