Buon Compleanno Massimo, intervista al regista Marco Spagnoli

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In occasione del 70esimo compleanno di Massimo Troisi, venerdì 17 Febbraio è andato in onda in prima serata su Rai 3 il docufilm “Buon compleanno Massimo” diretto da Marco Spagnoli e prodotto da Samarcanda Film in collaborazione con Rai Documentari, Regione Campania Film Commission e l’Ufficio Cinema del Comune di Napoli.

“BUON COMPLEANNO MASSIMO” è disponibile in streaming su RaiPlay).

buon compleanno massimo locandina

Abbiamo raggiunto telefonicamente il regista Marco Spagnoli che ringraziamo per la sua disponibilità.

  • Trent’anni fa, il 4 giugno 1994, stroncato da un attacco cardiaco, ci lasciava Massimo Troisi. Tu eri poco più di un ragazzo e immagino non lo conoscessi di persona. Cosa ti ha spinto, dopo tutti questi anni a realizzare un docufilm per celebrare i suoi 70 anni?

Non ho conosciuto di persona Massimo Troisi, ma ho conosciuto tutte le le persone che gli sono state accanto, e ti dico che è stato un bene non conoscerlo.

  • Perché dici che è stato un bene?

Perché Massimo è stato un genio e in quanto tale è stato una persona complessa. Fare il ritratto di una persona di cui si conosce bene la sua complessità avrebbe reso il mio lavoro molto più difficile. Ricordarlo attraverso la voce di amici e colleghi che l’hanno conosciuto è stato più semplice. 

  • Ci sono battute di Massimo Troisi come ad esempio quelle“L’Annunciazione” e quelle dei suoi dialoghi con San Gennaro che pur conoscendole a memoria, sortiscono sempre il medesimo effetto, quello di scoppiare a ridere. Qual è, a tuo avviso, il segreto della comicità di Massimo Troisi?

La sua era una comicità senza tempo; una comicità mai legata alle mode, mai volgare. Riusciva ad essere gentile e rivoluzionario allo stesso tempo. Sconvolgeva e divertiva con i suoi paradossi. La sua comicità era filosofia. Roberto Vecchioni ha colto proprio questo aspetto della comicità di Massimo e nel docufilm parla di “essenza della comicità”.

“Io credo che, in particolare, un uomo e una donna siano le persone meno adatte a sposarsi tra di loro.”

Buon Compleanno Massimo

“La mia donna ideale è la donna di un altro perché io sono pigro; sono uno a cui non va di uscire – allora se ho una donna che non può uscire, che ha il marito geloso, sta a casa, non può andare a cena, a teatro….quindi più che la donna ideale ho il marito ideale della donna ideale! Uno geloso.”

 

  • Massimo non era sottotitolato come accade oggi per le produzioni ambientate a Napoli i cui dialoghi sono in napoletano. Ciò nonostante veniva compreso ed apprezzato. Come mai?

Il napoletano è una lingua. E’ la lingua delle poesie e delle canzoni. Prima di lui ci sono stati Totò, Eduardo e ancor prima Scarpetta e Viviani, ma Massimo è stato il primo che ha utilizzato il napoletano in maniera mediatica. Non ha rinunciato a parlare in napoletano neanche quando è stato ospite in TV. 

“Se mi vuoi capire, mi capisci…” –  diceva, e continuando a parlare in napoletano, ha educato e ha insegnato all’Italia che il napoletano non è solo una lingua; è un modo di pensare. 

Buon Compleanno Massimo

  • Dove sarebbe arrivato oggi Massimo Troisi?

In America, senza alcun dubbio. “Il postino” aveva fatto da apripista. La sua era una vocazione internazionale. Avrebbe fatto l’attore per altri, avrebbe fatto ancora il regista. Massimo, oltre alle sue grandi qualità umane e professionali, era un coraggioso. Nella sua breve esistenza terrena ha sempre fatto un passo in più in avanti. Era diventato famoso a teatro, ed è passato alla TV. Era diventato famoso in TV ed è passato al cinema. Era diventato un attore amato ed apprezzato ed ha fatto il regista. Era un comico e ha voluto affrontare ruoli drammatici. Avrebbe continuato a fare passi sempre più grandi. Lui era uno che non si adagiava e che non si arrendeva mai. Non si arreso neanche quando la vita gli ha negato di fare il calciatore come lui sognava. Non si è arreso, ha solo indirizzato il suo talento e la sua creatività verso altre direzioni.

  • Oggi Massimo Troisi compie  – mi piace usare il presente, piuttosto che il condizionale – 70 anni. Cosa hai scritto nel suo biglietto di auguri?

Massimo compie 70 anni, ma il regalo non siamo noi a farlo a lui. É lui a farlo a noi. Lui che ha cambiato la nostra percezione abbattendo tutti i clichè e restituendoceli decostruiti. Con “Il Postino” ci ha mostrato le sue due grandi anime, quella popolare e quella colta. É riuscito ad essere colto e popolare allo stesso tempo ed è per questo suo modo di essere che Massimo non è mai scomparso. 

“La poesia non è di chi la scrive, è di chi gli serve”

Buon Compleanno Massimo!

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