Un turco napoletano è un film del 1953 diretto da Mario Mattoli con protagonista il grande Principe della Risata Totò. Basterebbe questo come biglietto da vista ma mettiamoci che questo film è Adattamento al grande schermo della farsa Nu turco napulitano (1888) di Eduardo Scarpetta, altro genio del teatro. Il personaggio protagonista è Felice Sciosciammocca che si finge Turco.
Siamo verso la fine dell’800 e Don Felice si trova in carcere dove conosce Faina. I due scappano e per caso incontrano un Turco che doveva andare a Sorrento per lavoro. I due rubano i documenti dello straniero e Felice diventa il Turco Napoletano, raccomandato dall’Onorevole Cocchetelli. Il lavoro consisteva di diventare l’uomo di fiducia di Pasquale un uomo molto ricco ma allo stesso tempo molto geloso. Don Felice con la sua simpatia enterà ben presto nelle grazie della famiglia. Con Faina esisteva anche un accordo economico ossia che una parte dello Stipendio doveva andare a lui ma il Turco si rifiuta e questo episodio farà cadere la sua mascherà perchè Faina racconterà la verità a Don Pasquale. Ma nonostante questo, il turco napoletano uscirà di scena in maniera trionfale con pace ed amore verso tutti i protagonisti di questa storia. Da Pasquale alla figlia Lisa che non voleva sposare Carluccio il prepotente nipote di Don Ignazio.
Interpreti e personaggi
Totò: Felice Sciosciammocca
Carlo Campanini: don Pasquale Catone
Isa Barzizza: Giulietta, moglie di don Pasquale
Aldo Giuffré: Faina
Primarosa Battistella: Lisetta Catone
Enzo Turco: Carluccio “uomo di ferro”
Mario Castellani: onorevole Cocchetelli
Christiane Dury: Marion
Amedeo Girard: don Ignazio
Franca Faldini: Angelica, moglie di don Ignazio
Vinicio Sofia: il vero turco
Anna Campori: Concettina
Nicola Maldacea Jr.: Salvatore
Guglielmo Inglese: falegname becchino
Ignazio Balsamo: commesso
Ugo D’Alessio: una guardia
Giacomo Furia: secondino
Salvo Libassi: una guardia
Gianni Partanna: ospite alla festa di fidanzamento
Valeria Moriconi: una bagnante
Totò Mignone: signore che parla turco
Peppino De Martino: barone a teatro
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