Lo Squalo di Steven Spielberg compie 44 anni, era il 19 Dicembre 1975 quando uscì in Italia mentre negli USA terrorizzò i bagnanti a stelle e striscie il 20 giugno, una data di uscita per un film ambientato in acqua più consono.
Sarebbe come proiettare i cinepanettone a ferragosto, decisamente anacronistico.
Al tempo non esistevano le contemporanee Mondiali che oggi abbiamo con blockbuster tipo STAR WARS.
Le tempistiche per il doppiaggio e il lavoro di post produzione di quel periodo erano differenti.
Sopratutto non c’era Internet, visto che oggi, nelle multisala, i film vengono trasmessi via satellite, non tramite le pellicole da spedire e da rimontare.
Insomma, è passata quasi un’era geologica da quegli anni ad oggi.
JAWS
Inizialmente i giorni di lavorazione sarebbe dovuti essere solamente 55, poi, tra le bizze del tempo ma, sopratutto quelle dello squalo meccanicosi è arrivati a ben 155
I produttori minacciavano continuamente di staccare la spina dei finanziamenti.
Il badget lievitò, da 4 milioni e mezzo di dollari a 9.
I 470 milioni incassati ripagarono i produttori e lo stesso regista, che tuttavia all’aeroporto di Boston ebbe un malore alla fine delle riprese, rientrando a casa.
Anche l’Orca, la barca che fu usata per cercare nell’Atlantico lo squalo assassino, perdette colpi, affondando e costringendo la produzione a spedirne un’altra nei luoghi delle riprese creando più volte problemi di tutti i tipi.
Martha’s Vineyard fu il Set del film che, oltre ad avere avuto questa pellicola come location, qualche anno più tardi (2010) vedeva un altro grande cineasta hollywoodiano a sbarcare in Massachuttes, ossia niente poco di meno che Roman Polansky e il suo “L’uomo nell’ombra (The Ghost Writer)“con star del tipo, Ewan McGregor e Pierce Brosnan.
Niente male per quest’isoletta del Massachusetts.