Avrebbe 93 anni oggi la bionda del cinema Statunitense che fece impazzire tutti gli uomini della terra, anche i potenti, anche quel Presidente John Fitzgerald Kennedy, sposato e padre di famiglia, che, assieme al fratello Bob, si invaghi dell’ennesima donna tradendo la fiducia della sua lodevole ed incantevole dama Jackie.
Assassinati anche loro, rispettivamente nel 1963 e nel 1968.
Chi tocca Marilyn muore.
La politica, forse, uccise quella meraviglia della natura, debole, sempre alla ricerca di una figura paterna che mai trovò veramente, come un uomo che la amasse per quello che era; non la diva patinata che tutti conoscevano, ma una ragazza terrorizzata da tutte quelle attenzioni che per mostrarsi forte faceva la parte della donna forte, mai stata, ahimè per lei.
Marilyn minacciando il Presidente Kennedy pagò col suo sangue di rivelare i segreti dell’uomo più potente del Mondo, segnati sul quel diario segreto, magicamente sparito alla sua morte. Passato come suicidio da barbiturici, come tutte le morti premature celebri, dietro la sua scomparsa, ancor ‘oggi, dopo 57 anni, ci sono dubbi, che mai verranno scoperti, come per altro l’assassinio stesso di JFK.
La sua carriera cinematografica parla di film leggeri, per la maggior parte, sebbene volesse parti impegnate, come nell’ultimo, “Gli Spostati” con Clark Gable; anche lui, si innamorò perdutamente della ragazza e che poi, secondo molti, fu la causa stessa della sua morte, un attacco cardiaco,troppe palpitazioni faceva verire quella meraviglia della natura.
La sua morte, arrivava durante le riprese di quel film che mai uscì, Something’s Got To Give, famoso solo per la scena del bagno in piscina della fanciulla senza veli, diventato indimenticabile.
Addio Marilyn