Project Power, trama e recensione

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Project Power – In quel di New Orleans alcuni spacciatori iniziano a vendere una pillola che una volta ingerita attribuisce un superpotere peculiare ad ogni individuo per la durata di cinque minuti. Soltanto dopo averla presa è possibile sapere se si è immuni ai proiettili, se ci si incendia come una torcia o se si diventa invisibili. In alcuni casi la pillola causa addirittura la morte ma questo non le ha impedito di incrementare sostanzialmente la criminalità in città. Ecco allora che per porre rimedio a tutto ciò il poliziotto Frank (Joseph Gordon-Levitt) si ritroverà ad affiancare l’ex soldato Art (Jamie Foxx) alla ricerca di sua figlia e una pusher giovanissima (Dominique Fishback).

Project Power, recensione

La sceneggiatura acquistata da Netflix nel 2017 e firmata dal richiestissimo emergente Mattson Tomlin parte da un soggetto interessante e lo sviluppa in maniera apprezzabile. Questa volta i superpoteri non finiscono nella disponibilità di figure eroiche, anzi: arrivano a contaminare indirettamente anche le forze di polizia colluse. I poteri regalati dalla pillola derivano da peculiari doti di alcuni animali. Il personaggio interpretato da Jamie Foxx, ad esempio, dispone del potere del gambero pistola, dotato di una chela capace di produrre onde d’urto letali per le sue prede.

La regia a quattro mani di Ariel Schulman ed Henry Joost riesce a catalizzare l’attenzione dello spettatore con diverse sequenze spettacolari ed effetti speciali più che convincenti. C’è ritmo, ci sono angolazioni della macchina non banali e idee visive potenti (vedi la scena della ragazza che inghiotte la pillola e assiste alla sparatoria dall’interno della “vasca”), c’è un intreccio avvincente e tutte le componenti contribuiscono a confezionare un buon prodotto firmato Netflix. Con l’apporto decisivo di due star come Jamie Foxx e Joseph Gordon-Levitt, che rendono l’azione credibile e sempre pulsante anche se non ci viene spiegato in maniera approfondita il pensiero dei loro personaggi o da cosa sono realmente mossi (il generico amore per la città di Frank, ad esempio). Ottima prova di un’intensa Dominique Fishback: la sua Robin è una ragazza che è dovuta diventare grande troppo in fretta, con una madre malata alla quale badare e un talento da rapper tenuto spesso e volentieri nascosto.

Il film mira in fin dei conti all’intrattenimento e al divertimento senza rinunciare ad uno script di buona qualità. Con questo titolo e con film come “The Old Guard” e “Tyler Rake” (che abbiamo recensito sulle nostre pagine) la piattaforma ha posto le basi per costruire franchise di successo di cui, scommettiamo, in futuro vedremo nuovi capitoli.

“Project Power” è disponibile in streaming sulla piattaforma di Netflix dal 14 agosto 2020.

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