“Raised by Wolves”, trama e recensione

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“Raised by Wolves” – XXII secolo. Sul desertico pianeta Kepler-22b atterra una navicella con due androidi, Madre (Amanda Collin) e Padre (Abubakar Salim), che trasportano embrioni umani per contrastare un’estinzione causata da un conflitto religioso. I credenti superstiti vengono chiamati Mitraici e venerano Sol ma nelle intenzioni degli androidi i bambini che proveranno ad allevare dovranno essere atei e confidare unicamente nella scienza. Scopriremo che in realtà sopravvivono altri bambini di etnie diverse e adulti devoti a Sol come Marcus (Travis Fimmel, il Ragnar della serie “Vikings” che abbiamo recensito qui).

“Raised by Wolves”, recensione

Ridley Scott veste i panni di produttore esecutivo e di regista dei primi due episodi di questa serie firmata HBO Max, che negli USA è andata in onda tra settembre e ottobre 2020. E in alcune scene la mente non può far a meno di correre a “Blade Runner”, in un prodotto molto articolato ed estremamente curato visivamente, ideato da Aaron Guzikowski (“Prisoners” di Denis Villeneuve) e già rinnovato per una seconda stagione. Nei primi due episodi viene concesso ampio spazio al rapporto tra fede e scienza e ragione e cuore, e ad androidi che nonostante l’apparenza sembrano essere capaci di provare anche sentimenti umani. Ma sottotraccia troviamo anche elementi di mitologia e filosofia, insieme al rapporto tra genitori e figli, i diversi punti di vista che inevitabilmente influiscono sul presente e sul futuro. Il ruolo centrale è quello del piccolo Campion (Winta McGrath), un personaggio forte e dalle idee chiare nonostante la giovane età.

Padre e Madre sono stati programmati da qualcuno sulla Terra per salvare l’umanità dall’estinzione e in particolare la seconda si rivelerà una Necromante dotata di un potere distruttivo che risiede nei suoi bulbi oculari. I valori scelti per educare l’umanità futura sono quelli dell’ateismo razionale e scientifico, nella speranza di evitare altre guerre di religione distruttive.

Guzikowski crea un universo variegato e affascinante, che rilascia mistero dopo mistero con un buon ritmo. La costruzione di Kepler-22b appare suggestiva e originale tra fosse profonde, misteriose ossa e vegetazione a spirale e promette tanta carne a cuocere nel dipanarsi dei dieci episodi complessivi di questa prima stagione. La complessità della narrazione aumenta gradualmente così come il ricorso al soprannaturale. Impressionante messa in scena distopica realizzata in Sudafrica, consigliata a chi non si aspetta azione sempre e comunque ed è disposto ad assecondare una storyline tutt’altro che basilare.

“Raised by Wolves” è una serie trasmessa su Sky Atlantic, disponibile on demand su SkyGo e Now TV a partire dall’8 febbraio 2021 con il rilascio di due episodi a settimana.

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