“Santocielo” è sbarcato nelle nostre sale a partire dal 14 dicembre 2023, incassando oltre un milione e mezzo di euro risultando secondo soltanto a “Wonka” nella classifica del boxoffice.
L’umanità sta dando davvero il peggio di sé tra conflitti ed emergenza ambientale e allora Dio (Giovanni Storti) mette ai voti due opzioni: l’estinzione o l’invio di un nuovo Messia. Vincerà questa seconda soluzione e l’angelo Aristide (Valentino Picone), che sogna così di entrare finalmente nel coro dell’Altissimo, viene mandato sulla Terra per toccare una donna e innescare una nuova immacolata concezione. Per un evento fortuito è Nicola (Salvatore Ficarra) a restare incinto, in rotta con sua moglie Giovanna (Barbara Ronchi) e innamorato di Suor Luisa (Maria Chiara Giannetta).
Santocielo, recensione
Tre anni fa il regista Francesco Amato vinse il David Giovani per “18 regali” (che abbiamo recensito qui), poi ha diretto “Filumena Marturano” per la televisione e ora torna per dirigere il nuovo film del duo comico siciliano Ficarra e Picone. Che ancora una volta portano una ventata di fresco al nostro cinema, combinando comicità e contenuti, sempre con qualcosa da dire e facendolo attraverso un lavoro mai superficiale. La stessa comicità viene innescata con meccanismi non banali né semplicistici. Non è certo il primo uomo incinto che vediamo nella storia del cinema ma l’escamotage viene qui ben sfruttato per instillare riflessioni anche importanti, digeribili per ogni tipologia di spettatore.
Una comicità quindi efficace e rodata per parlarci di noi e dei tempi che viviamo, inserita in un intreccio che solleva i problemi ma non fa l’errore di mostrarsi con la verità in tasca. Ciò che accade a Nicola serve a farlo crescere e fa sì che cominci finalmente a dare più importanza alla sostanza piuttosto che alla forma. Alla solita prova solida di Ficarra e Picone si aggiungono questa volta quelle di Maria Chiara Giannetta e di Barbara Ronchi; entrambe hanno modo grazie alla centralità dei loro personaggi di sciorinare il loro talento.
La straordinarietà di una commedia ordinaria e non certo rivoluzionaria come questa sta nell’offrire quindi una comicità garbata e senza scorciatoie, come sempre meno spesso accade oggi, all’interno di un intreccio non scontato. Quest’ultimo appare incisivo quanto basta nello smontare il luoghi comuni legati alla figura maschile e ai suoi rapporti con la donna per far spazio ai buoni sentimenti. Se proprio si deve individuare un aspetto meno convincente lo si trova nella mezz’ora di durata forse superflua, che eccede rispetto ai novanta minuti canonici di un film del genere. Ma avercene di film italiani così, con questo umorismo, questa scrittura, questi attori, questa comicità e questi spunti di riflessione.
“Santocielo” è sbarcato nelle nostre sale a partire dal 14 dicembre 2023, incassando oltre un milione e mezzo di euro risultando secondo soltanto a “Wonka” nella classifica del boxoffice.