“Shark Bait”, trama e recensione


“Shark Bait” – Nat (Holly Earl) si trova in vacanza in una località balneare del Messico insieme al suo ragazzo Tom (Jack Trueman) e agli amici Greg (Thomas Flynn), Milly (Catherine Hannay) e Tom (Malachi Pullar-Latchman). Il classico divertimento giovanile comincerà presto a lasciare il posto a circostanze molto meno piacevoli quando il gruppo deciderà di rubare alcune moto d’acqua e di allontanarsi con esse al largo. Dopo essersi scontrati tra loro resterà in superficie un’unica moto che comunque non ne vorrà sapere di funzionare. I ragazzi si ritroveranno allora soli in mezzo al mare e per di più con il sangue di uno di loro che finisce in acqua per via di una ferita. Non l’ideale quando in giro c’è uno squalo bianco.

“Shark Bait”, recensione

Dai creatori della saga “47 metri” (il cui ultimo titolo abbiamo recensito qui) arriva questo ennesimo thriller basato sugli squali con la variante delle moto d’acqua. Per il resto quasi tutto nell’intreccio è già visto, a cominciare da Nat che non vorrebbe lanciarsi all’avventura, messa in guardia anche dall’avvertimento di un uomo del luogo privo di gambe. Il che ci potrebbe anche stare, se gli sceneggiatori non facessero fare ai protagonisti tutto quello che può condurli direttamente al dramma.

I peggiori cliché del genere si uniscono ad una fase centrale del film troppo statica, prima che invece entri in scena lo squalo insieme al sangue e ad una frenetica lotta per la sopravvivenza a tratti anche gradevole. Il concatenarsi degli eventi è tutto telefonato, senza nessuna intenzione di scavare nei personaggi anche se ci sono da evidenziare il notevole impegno produttivo, le location di grande impatto visivo e la buona fattura degli effetti speciali. Tra il cast esce dall’anonimato anche per motivi di script solo la Nat di Holly Earl. Gli altri interpreti, anche se poco noti, non demeritano certamente.

In sintesi, il filone aperto da Steven Spielberg nel lontano 1975 non accenna a chiudersi anche se fatica sempre a rinnovarsi. Qui all’interno della comitiva di giovani viene inserita una rete di tradimenti di relativo interesse, mentre lo squalo compare col contagocce sostituito dalle inquadrature sinistre dal fondo del mare a guardare in superficie. Tutto confluisce al peggio per i personaggi che non fanno davvero nulla per salvaguardarsi, con buona pace di una consistente fetta di credibilità. Ciò non impedisce di veder crescere la tensione quanto basta nella seconda metà, quando assistiamo a scene anche molto cruente.

“Shark Bait” è sbarcato nelle nostre sale cinematografiche a partire dal 28 luglio 2022.

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