Si era sottoposta ad un intervento chirurgico per sconfiggere l’obesità. Il suo convivente però non aveva accettato il suo cambiamento fisico. Così, per oltre due anni una donna ha subito minacce e violenze. E’ accaduto a Castellammare di Stabia nel periodo compreso tra il 2021 e l’inizio di settembre del 2023.
Controlli sulle uscite, sull’abbigliamento, sul telefono, oltre minacce ed aggressioni fisiche e verbali. L’uomo era arrivato persino a rinchiuderla in casa. Agli inizi di settembre poi un altro gravissimo episodio. L’uomo ha tentato di strangolarla.
La donna pertanto ha chiesto accoglienza ad una casa rifugio. L’incubo è finito quando, nei giorni scorsi, gli agenti del Commissariato di Polizia di Castellammare di Stabia, in esecuzione di un’ordinanza di custodia in carcere emessa dal gip del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura, hanno condotto l’uomo in carcere a Poggioreale.
Le case rifugio, indispensabili per allontanare le donne dai maltrattamenti subiti
Una donna su tre è vittima di violenza. La forma di violenza prevalente resta quella domestica. Le case rifugio sono nate per permettere alle donne vittime di violenza domestica di allontanarsi dai maltrattamenti subiti.
Alla luce dei numerosi casi di femminicidio che si registrano purtroppo sempre con maggiore frequenza, la presenza omogenea sul territorio di strutture come le case rifugio, è diventata indispensabile al fine di attuare idonee misure di salvezza nei confronti delle donne.
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