La principale struttura delle antiche Terme di Castellammare di Stabia era rappresentata da una bianca facciata in armonioso stile “Liberty”. Essa si presentava in maniera pià armoniosa con stucchi che la differenziavano dalla lineare struttura settecentesca dei Cantieri Navali.
Piazza Cantieri era divisa da questi due edifici che formavano un aspetto armonico straordinario sul piano architettonico.
La facciata fu costruita nel 1893 sul progetto di Enrico Filosa ampliando la struttura termale del 1892.
Entrando all’interno della struttura delle Terme si notava una costruzione dallo stile indefinito ma affascinante per la sua linea orientale. Era nominato “Kitsch” oppure “Padiglione Moresco”.
All’interno era possibile ammirare le vetrate colorate di ispirazione gotica che contrastavano i capitelli corinzi e le maioliche vietresi del cosiddetto ninfeo.
Infine le combinazioni di stili ed idee diverse attribuivano alla struttura un aspetto elegante ma allo stesso tempo orientale.
Il Padiglione Moresco rappresentava per la città la tradizione e la vocazione turistica e termale. Nel 1956 a colpi di piccone cancellarono ogni traccia del glorioso passato della “Metropoli delle acque”, che definiva Castellammare per il suo ricco patrimonio di risorse idriche.