‘O Sancarlino era un piccolo teatro dei pupi, le marionette originarie della tradizione siciliana, gestito dalla famiglia Girgenti. Rappresentavano le eroiche imprese dei poemi cavallereschi del ciclo carolingio.
Il locale si trovava a piano terra, sotto ‘a scala e Tatone, chiamata così per il nome del proprietario Tatone Pappalardo lungo la strada dell’Acqua della Madonna.
Questo piccolo teatrino era frequentato da un pubblico maschile, dove si riunivano grandi e bambini ed era un momento di evasione dalla vita reale.
I Pupari riproducevano, attraverso queste marionette note come Pupi, episodi di duelli “a sango avero” tra il paladino Orlando e l’infedele saraceno Gano di Maganza.
Altre scene di maggiore interesse erano storie guappesche tra “Tore ‘e Criscienzo” e “‘Ntonio a Porta e Massa”.
Personaggi in legno ornati di corazze e mantello della letteratura romantica e verista, di un’antico modello popolano.
Per cercare di accontentare gli spettatori, le sceneggiature si concludevano sempre con il trionfo della giustizia e la punizione dei nemici.
Il pubblico si divideva in due parti ed ognuno sceglieva il suo eroe preferito. Durante gli spettacoli si verificavano anche scene di baruffe tra le due fazioni che parteggiavano per un personaggio o per l’altro.