Esplora la storia religiosa alle Catacombe di San Gennaro a Napoli

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Le Catacombe di San Gennaro sono antiche aree cimiteriali che si trovano nel sottosuolo di Napoli e che risalgono al II – III secolo d.C.
Esse rappresentano il più importante monumento del Cristianesimo a Napoli. Difatti non è possibile conoscere a fondo le radici e l’anima della città, senza scendere nelle ombre del suo sottosuolo.

Circa 5600 metri quadrati scavati nel tufo al di sotto della collina di Capodimonte.
Le Catacombe di San Gennaro, situate nel Quartiere Sanità, sono nate come luogo sepolcrale di una nobile famiglia che poi ha donato gli spazi alla comunità.

Storia e importanza delle Catacombe di San Gennaro a Napoli

La storia delle catacombe inizia con la tomba di una ricca famiglia romana, il cui nome non è mai stato noto a causa della dispersione del materiale epigrafico.
La famiglia decise generosamente di domare questi spazi nel sottosuolo alla comunità cristiana, e nel IV secolo furono sepolte qui le spoglie di Sant’Agrippino.

Già a partire dalla sepoltura di sant’Agrippino, sesto vescovo di Napoli, il sottosuolo della città si trasformò in luogo di venerazione di quello che è considerato il primo patrono della città.
Successivamente venne costruita sulla tomba di Agrippino anche una basilica cimiteriale, e il vescovo Giovanni I fece traslare in un cubicolo della catacomba inferiore, le spoglie di san Gennaro, che in precedenza erano state sepolte nell’Agro Marciano.

Da quel momento in poi la catacomba è diventata centro di culto del martire che ha avuto un enorme importanza nella storia della città, fino ad arrivare ad assumerne il nome con il tempo le catacombe, divenendo così le Catacombe di San Gennaro.

Questa grande devozione portò ad uno sviluppo delle catacombe che in precedenza mai si sarebbe aspettati di avere. È così le tombe si moltiplicarono, gli ambulacri furono prolungati e nuovi cubicoli vennero aperti e decorati.

Le attrazioni religiose delle Catacombe di San Gennaro a Napoli

Queste catacombe sono le più antiche e sacre di Napoli e divennero un luogo di pellegrinaggio cristiano quando il corpo di San Gennaro fu sepolto qui nel V secolo. Il sito negli anni è stato accuratamente restaurato, così da consentire ai visitatori di vivere momenti di raccoglimento altamente suggestivi, fra tombe, corridoi e ampi vestiboli.

Tra i suoi tesori troviamo affreschi cristiani del II secolo, mosaici del V secolo e il ritratto più antico e conosciuto di San Gennaro, risalente alla seconda metà del V secolo.

All’inizio del percorso si ci imbatte nella Basilica Minore, ed è proprio lì che si trovano le tombe di San Gennaro e dell’arcivescovo di Napoli Giovanni I. La Basilica Minore conserva anche frammenti di un affresco raffigurante il primo vescovo di Napoli, Sant’Aspreno.

Vicino alla Basilica Minore si trova un’interessante tomba del III secolo, dove si ammirano elementi sia cristiani che pagani. Su di esso sono dipinte tre donne che costruiscono un castello, le figure rappresentano le tre virtù, mentre il castello simboleggia la Chiesa.

Il livello inferiore delle catacombe è ancora più antico, risalente al II secolo. Sempre al livello inferiore si trova la Basilica di Agrippino, così chiamata in onore del santo, sesto vescovo di Napoli.

Come visitare le Catacombe di San Gennaro a Napoli

È possibile visitare le catacombe secondo i seguenti orari:
• Dal lunedì al sabato dalle 10:00 alle 17:00 (ultimo ingresso ore 17:00)
• La domenica dalle 10:00 alle 14:00 (ultimo ingresso ore 14:00).

Per la visita è necessario acquistare il biglietto, secondo queste tariffe:
• Intero: 9,00 €
• Under 18: 5,00 €
• Studenti/Over 65/Forze dell’Ordine: 6,00 €
• Bambini sotto i 6 anni: Gratis
• Diversamente abili: Gratis
• Accompagnatore: 6,00 €
• Gruppi (minimo 20 partecipanti): da 6,00 €

Informazioni pratiche per la visita alle Catacombe di San Gennaro a Napoli

L’ingresso alle catacombe è adiacente alla Basilica del Buon Consiglio, in Via Capodimonte 13, dove è disponibile un ampio parcheggio gratuito.
In auto: tangenziale di Napoli ed uscita Capodimonte
In autobus: fermata autobus n. 1246 – Museo Nazionale, Linee 168, 178, C63, R4.

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