Come ogni anno il Censis stila un rapporto delle migliori università d’Italia. Quest’anno la Federico II si trova all’ultimo posto tra le mega università italiane. A farne le spese dell’ultimo censimento delle migliori università italiane, molte sono proprio di Napoli. La classifica del Censis non mette in discussione le modalità di insegnamento, quanto le probabilità di uno sbocco lavorativo post-laurea, l’efficienza delle strutture e i servizi offerti. Il Censis valuta le strutture, le borse e i contributi.
Le università statali di Napoli nelle ultime posizioni
Al primo posto l’Università di Bologna, seguita da quella di Padova e di Roma Tre. L’Università di Salerno è a metà classifica. Scende agli ultimi posti l’Università Vanvitelli, mentre disastro invece per l’Orientale e la Parthenope. Dalla classifica si evince come le università del Sud si stiano muovendo per migliorare (ne è un esempio quella di Bari, con un punteggio di tutto rispetto (80,2). Le università del Centro e del Nord rimangono le migliori. Quello che preoccupa è la condizione di immobilità delle università campane, da tempo stanziate nei bassifondi della classifica del Censis. Un immobilismo accademico che riflette anche quello economico della città di Napoli da molto tempo a questa parte. Difficoltà economiche che ricadono sulle università, specchio di una regione che che fa fatica a mettersi al pari con le altre. Una difficoltà che solo l’intervento dello Stato può sanare.