Il miracolo di San Gennaro – Una tradizione sentita da tutto il popolo partenopeo
San Gennaro – C’è attesa a Napoli per uno degli eventi più sentiti della comunità partenopea: il miracolo di San Gennaro. Trattasi della liquefazione del sangue, evento che si ripete ogni anno per tre volte. Da ricordare il miracolo del Santo nel 1631 che permise ai napoletani di scampare all’eruzione del Vesuvio. Le celebrazioni si svolgono nella Cappella del Tesoro di San Gennaro, ma quest’anno, causa Coronavirus, le celebrazioni si spostano sull’altare maggiore della Concattedrale.
Il sangue contenuto nell’ampolla conserva uno stato di assoluta solidità e rimane tale fino al compimento del miracolo. Il prodigio è atteso nella giornata di oggi. La teca contenente l’ampolla verrà riportata nella Cappella alle 12, per poi essere ripresa alle 16:30. Alle 18:30, dopo la celebrazione eucaristica, i fedeli riceveranno il responso dell’avvenuto miracolo.
Cosa è successo quando il sangue non si è sciolto?
Ma cosa è successo quando il sangue non si è sciolto? Secondo la credenza popolare, se il sangue non dovesse sciogliersi, ciò sarebbe segno di sventura. E’ accaduto nel 1939 e nel 1940, anno della seconda guerra mondiale. O ancora, nel settembre del 1943, anno dell’occupazione nazista. Nel settembre del 1973, anno del colera a Napoli; nel settembre del 1980, anno del terribile sisma in Irpinia.
Tutte le volte che il sangue non si è sciolto, anche nei secoli passati, si sono verificati eventi tragici per la comunità. La prima volta che è avvenuto il miracolo della liquefazione del sangue è stato nel 1389, da allora, il miracolo si ripete più o meno costantemente.
Perché il sangue si scioglie? La spiegazione scientifica
Perché il sangue si scioglie? Ci sono due pareri contrastanti riguardo il fenomeno della liquefazione del sangue. Secondo la Chiesa è un prodigio, e non ci sono abbastanza fonti per stabilire che quanto accada abbia una valenza scientifica, ma neanche per escludere del tutto l’ipotesi.
Per la scienza, si tratta di tissotropia, ossia la capacità di alcuni fluidi, se opportunamente agitati, di passare dallo stato solido a quello liquido. Sarebbe dunque opportuno non parlare di “miracolo” bensì di prodigio. Per i fedeli, prodigio o meno, l’evento della liquefazione del sangue del Santo, è un momento chiave della tradizione cristiana.
- Natale 2020, il premier Conte annuncia un piano per le festività natalizie
- Campania, il bollettino dei contagi di oggi
- Natale in Casa Cupiello in prima serata su Rai 1 – Sergio Castellitto: “Eduardo è inarrivabile”