Newroz festival giunge alla terza edizione

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Inaugurata ieri la tre giorni del Newroz festival presso gli spazi della Mostra d’Oltremare

Il popolo del Newroz, che parla il vernacolo per scelta, frequenta il classico e si ritrova negli spazi della Mostra insieme a non pochi adulti, non manca al richiamo della terza edizione di questo festival la cui direzione artistica porta la firma dei 99 Posse.

Special Guest della prima serata Lercio e il loro Tg, risate amare per chi conosce la satira e ancora la frequenta;

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mentre i ragazzi di Asilo 31 preparano taglieri con prodotti tipici del Beneventano, accompagnati da Falanghina e Aglianico, Ciccio Merolla guadagna il palco e conquista l’attenzione del pubblico con la sua musica, con quel battito che profuma d’Africa e di Napoli.

“O pitbull” continua ad essere un manifesto per chi deve imparare a stare per strada e “Song ‘e Napule” vede la partecipazione di un Pepp-Oh che è sempre un piacere risentire, mentre “Caravan petrol”riscalda gli animi e ci fa ballare. Poche parole e tanta musica, Merolla saluta il pubblico sottolineando che

le false dottrine dividono, la musica unisce

I cambi palco al Newroz festival hanno il pregio di essere accompagnati dal rap salentino e barese, mentre i tecnici preparano il palco per James Senese e Napoli Centrale;

la bellezza infinita del basso di Gigi De Rienzo, il talento di Agostino Marangolo alla batteria e la certezza di avere Ernesto Vitolo alle tastiere sono ben più di una ricca cornice alla voce del sax di Senese. Sono un pezzo della storia musicale di questa città e di questo paese, per un percorso che li ha visti con e senza Pino Daniele. Che suonino in un club, in un open space o all’Arena di Verona, l’effetto dell’affatamento è assicurato: “Chiove”, “Campagna”, “E’ ‘na bella jurnata” e il pensiero per Pino con “Chi tene ‘o mare”.

Alle 23.30 arrivano i 99 Posse, in splendida forma e arricchiti nella formazione dall’ incisiva presenza di Simona Boo, ottimo inserimento vocale e scenografico per un palco che si fregia subito della presenza di altri ospiti, a principiare dai “Terroni Uniti” che ripropongono “Gente d’o Sud” insieme a Massimiliano Jovine,Valerio Jovine, Tueff, Merolla e Pepp-Oh.

Dopo 26 anni dal loro primo palco, si può ben dire che “Children of Babylon” andrebbe studiato per l’esame di licenza media, mentre i 99 Posse continuano la loro lotta per rivendicare l’orgoglio delle periferie con “University of Secondigliano”, l’espressione del loro dissenso con “Stop the train”, e ripercorrono la loro carriera con “Rafaniello”, “O documento”, “Combat reggae”, “Rigurgito antifascista” ma soprattutto con “Curre curre guagliò”.

La presenza dei bambini nel backstage ci dice che ci sarà sempre qualche guaglione che correrà per noi, anche quando non dovessimo avere più fiato.

Il 24 giugno sarà un altro Newroz, un altro giorno nuovo per Napoli con Vintinove e trenta, La Pankina Krew e i Foja.

Ph: Gianni Esposito

 

 

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