Tango Fatal: storia di un’emozione

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Tango Fatal

E’ andato in scena al teatro Augusteo di Napoli il 19 febbraio lo spettacolo “Tango Fatal – Tango y Amor!” della compagnia internazionale di Tango diretta da Guillermo Berzins.

“Tango Fatal” vanta la presenza in scena di Marijana Tanaskovic, oltre ad una compagnia di 13 ballerini e l’ensemble di musicisti d’eccellenza diretti da Oksana Peceny.

Lo spettacolo è diviso in due tempi, e nella sequenza di presentazione dei quadri che lo compongono non c’è alcuna pretesa didascalica. La Storia, con le sue rigide regole spazio-temporali, qui si piega al piacere dell’arte tersicorea. Le esecuzioni dei musicisti presenti sul palco non sono un compendio, ma uno spettacolo nello spettacolo in virtù delle loro grandi capacità tecniche ed interpretative.

La prima parte accompagna lo spettatore in uno scenario astratto, come sospeso nelle ambientazioni del romanzo di Vargas Llosa “La zia Julia e lo scribacchino”, con i meravigliosi cappelli delle dame e gli uomini che non temono di sfidare la moda, sfoggiando stili diversi che vanno dallo zoot suit ai gessati alle giacche a doppio petto fino allo smoking sempre di taglio morbido. La musica affascina e  conquista, le coreografie tengono gli spettatori legati all’incanto delle miradas e della baldosa e i volti sorridenti degli artisti in scena fanno quasi dimenticare al pubblico che “Il Tango è un pensiero triste che si balla” come ebbe a dire Enrique Santos Discépolo.

La seconda parte inizia con un assolo di chitarra, e il ritmo del bombo catapulta lo spettatore nella pampa argentina, con i gauchos e le loro boleadoras che disegnano moderne geometrie sul cielo nero del fondale mentre le danzatrici, in abiti folkloristici, eseguono una cacharera. Quando il tango ritorna in scena, lo fa con tutta la sensualità di cui da sempre è portatore, il corpo diventa strumento e questo ballo torna ad essere il codice comunicativo delle periferie di Baires, atto che sublima il desiderio, copula che si fa danza, atmosfere fumose, tormento e disperazione nella passione dei corpi avvinghiati alle note.

Il finale ha visto la compagnia di “Tango Fatal” eseguire una classica “Cumparsita” senza rose tra i denti, ben lontani dal British Tango ma presenti in mezzo al pubblico, ballando in platea, accrescendo l’applauso che gli spettatori hanno tributato loro.

 

 

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