San Giorgio a Cremano: “Difendiamo la storia e la privacy delle suore dell’Istituto Regina Mundi”
San Giorgio a Cremano, “Difendiamo la storia e la privacy delle suore dell’Istituto Regina Mundi” – è questo l’accorato invito del Sindaco Zinno rivolto ai suoi concittadini.
In questo clima che stiamo vivendo, in molti casi, più che di solidarietà e vicinanza, si vive un continuo “caccia alle streghe”. Il Sindaco non ci sta e nel comunicare, purtroppo, il decesso di una altra suora dell’Istituto Regina Mundi, rivolge ai suoi concittadini un invito a tutelare la vita, a rispettare la privacy, ma anche a difendere e a sostenere la storia della comunità di cui fanno parte.
“Su quelle barelle non c’erano marziani, ma donne…”
Cari concittadini purtroppo oggi registriamo una persona positiva e la morte di un’altra Sorella dell’Istituto Regina Mundi. Molti di voi mi hanno scritto in privato preoccupati dai video che sono girati sui cellulari e sui social e le tante notizie più o meno vere.
Purtroppo le suore stanno affrontando forse il momento più delicato della loro storia da quando sono sul nostro territorio.Molti concittadini sono cresciuti in quella struttura e molti altri hanno avuto quel luogo come punto di riferimento nelle difficoltà.
Tutti noi ci stringiamo intorno a questa comunità che ha dato molto alla nostra città e che speriamo presto esca dalle difficoltà. Nei giorni per curare le suore e diminuire la concentrazione sono state ospedalizzate quattro suore, restano per ora due suore in struttura ovviamente seguite dall’Asl per le eventuali difficoltà.
La situazione è monitorata tutti i giorni sperando che le altre Sorelle escano quanto prima possibile da questo incubo.Resta per me scandalosa la diffusione e pubblicazione video che in questo triste momento hanno ritratto le sorelle prelevate dalle ambulanze.
Su quelle barelle non c’erano marziani, ma donne che hanno accolto tanti bambini negli anni, donne che per vocazione hanno sempre tenuto alla loro riservatezza, violata barbaramente; noi preferiamo immaginarle e rivederle, a differenza di qualcuno, al servizio della comunità e con gli abiti che hanno scelto per servire .
Piuttosto stringiamoci intorno a questa comunità sapendo che l’ASL ed il comune seguono ognuno per il proprio pezzo di responsabilità la loro problematica tentando di dare quei servizi necessari affinché quanto prima possano riprendersi.In questi giorni ho letto commenti inopportuni e articoli morbosi, noi invece difendiamo un pezzo di storia e lo sosterremo, insieme a tanti concittadini, quando tutto sarà finito.
Avranno bisogno del sostegno di tutti noi per tornare ad essere quel luogo di studio e carità che abbiamo sempre conosciuto. Siamo una grande comunità e lo dimostreremo.
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