Scafati – Ieri 16 Settembre è stato il giorno dello Scafati Pride, l’ultima tappa, insieme al Brianza Pride, dell’Onda Pride 2023. L’evento ha avuto luogo nonostante alcune divergenze sorte con l’amministrazione di Scafati circa la destinazione finale del corteo e l’opportunità di dare avvio alla manifestazione in concomitanza con il Pellegrinaggio nazionale delle Famiglie e per la famiglia partito da Scafati (dall’area mercatale) nella stessa giornata.Alle 16.00 in Via Enrico Berlinguer, presso il Centro Commerciale Plaza di San Pietro, hanno iniziato a riunirsi gli organizzatori e alcuni partecipanti il cui numero è poi notevolmente cresciuto nelle ore successive.
Due le madrine: l’ex senatrice del Partito Democratico Monica Cirinnà, già promotrice della legge delle unioni civili, e Giulia Molino, finalista di Amici nel 2020.A risolvere la diatriba circa la destinazione finale del corteo è la stata la Questura di Salerno che ha approvato la richiesta degli organizzatori che chiedevano di giungere in Piazza Vittorio Veneto piuttosto che in Piazza Aldo Moro così come proposto dal sindaco Pasquale Aliberti.
Scafati Pride 2023, duramente contestato l’intervento del sindaco Pasquale Aliberti
Momenti di tensione sono stati vissuti in serata con l’arrivo in piazza del sindaco e dei rappresentanti dell’amministrazione comunale.
I partecipanti al corteo non hanno consentito al sindaco di esprimersi il quale, nonostante i fischi e i cori, ha cercato comunque il confronto.
“Sono stato al Pride.Peccato aver subito la violenza del pregiudizio, lo stesso per il quale dicono di manifestare – ha scritto il sindaco di Scafati Pasquale Aliberti sulla sua pagina social – Il messaggio che volevo far passare è di pace, amore e libertà.
Ognuno può decidere di fare ciò che ritiene nel rispetto degli altri.Gli stessi argomenti li ho espressi all’incontro per le famiglie qualche ora prima.
Sono rimasto sconvolto dalla rabbia, dai cartelloni di chi inneggiava contro la mia persona.Nonostante tutto resta il messaggio della giornata: Scafati è una Città libera, è una Città nella quale ognuno deve sentire il diritto di poter manifestare la propria idea.
Una Città nella quale alla violenza del pregiudizio bisogna rispondere con il confronto e non certamente con altra violenza.”