Somma Vesuviana: il sindaco ricorda le tradizioni della Settimana Santa

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Salvatore Di Sarno ricorda con una nota le tradizioni sommesi legate alla Pasqua. Ecco le sue bellissime parole.

Il Covid-19 non spegnerà le tradizioni di Somma Vesuviana

E’ un Salvatore Di Sarno ricco di speranza quello che parla ai propri concittadini, un sindaco orgoglioso che ricorda le tradizioni sommesi con le escursioni, leParanze, il Sabato dei Fuochi, la Festa della Montagna. Ecco le sue parole:

Ogni anno eravamo soliti recarci sulla nostra amata Montagna vero monumento geologico da candidare a Patrimonio Unesco perché è l’unica testimonianza di quanto accadde in quella notte del 79 d.C.

C’era magari chi si recava presso la propria terra, campagna, c’era chi andava a venerare la Madonna di Castello, c’era chi si recava alla Croce, c’era chi andava ad ammirare le Paranze, c’erano appunto le Paranze. Non dimentico il Sabato dei Fuochi che iniziava dopo Pasqua.

Tutto è dentro di noi, tutto non morirà mai. Ma ora, purtroppo dobbiamo solo pregare ed aspettare, fermarci.

Magari potremmo trascorrere quelle giornate rivedendo le foto scattate in quei momenti felici, i video che sono o saranno su pagine social e siti web. Ringrazio l’Associazione Tutela dei Riti del Monte Somma, perché sta dimostrando un grande senso di responsabilità e di amore per Somma, per voi e per la stessa Madonna.

Cari amici l’appuntamento con la Festa della Montagna è rinviato al 2021. Per il 2020 vengono annullate tutte le manifestazioni e tutti gli eventi che erano stati programmati per il 2020. Ed è così che dopo i Riti della Settimana Santa dobbiamo dire arrivederci anche e purtroppo ai Riti della Montagna.

Io però non mi fermo ed invito tutti voi a tenere viva la memoria della nostra fede e della nostra tradizione. Ed allora, se volete, inviatemi foto delle passate edizioni della Festa della Montagna e le condivideremo sulla mia pagina Facebook.

Io non mi fermo e riapriremo quanto prima, rilanceremo quanto prima e saremo piu’ forti di prima. Uniamoci in preghiera, per chi vorrà, alla S. Maria di Castello e magari quel giorno del 3 Maggio accendiamo nuovamente un lumino ai balconi con uno sguardo ed un pensiero alla nostra amata Montagna, patrimonio ambientale e culturale da tutelare.

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