Bonus mobili: dimezzato nel 2023

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Ultimi giorni per usufruire del bonus mobili in misura piena, l’importo sarà infatti dimezzato per il 2023 e 2024. Ecco tutte le novità a riguardo.

Bonus mobili: come cambia dopo la scadenza del 31 dicembre 2022?

Il disegno di legge di Bilancio 2023 sembra non modificare la disciplina del bonus mobili, confermando quindi la riduzione dell’importo dell’agevolazione da 10.000 a 5.000 euro del plafond di spesa detraibile dal 1° gennaio 2023. Di conseguenza restano ancora pochi giorni per coloro che non hanno ancora utilizzato tutto il tetto massimo di spesa del valore di 10.000 euro. Inoltre, con l’arrivo del nuovo anno, termina anche la possibilità di di sfruttare il bonus per chi ha iniziato interventi di recupero del patrimonio edilizio dal 1° gennaio 2021. Infatti, per gli acquisti effettuati nel 2023, l’agevolazione dovrà essere agganciata a lavori iniziati a partire dal 1° gennaio 2022.

Bonus mobili 2023: che cos’è?

Il bonus mobili fa parte del piano di agevolazioni del governo rivolto ai lavori edilizi di immobili e si concretizza in un’agevolazione sull’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe A+.

Sebbene prorogato dala Legge di Bilancio 2022 fino al 2024, il bonus mobili ha subito delle modifiche significative. Come anticipato, dal 1° gennaio 2022 si continuerà ad usufruire del bonus ma con una detrazione del 50% prevista per il 2023 e il 2024.

Nello specifico l’agevolazione consiste in una detrazione Irpef del 50% sulle spese sostenute per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe:

  • non inferiore alla classe A per i forni;
  • non inferiore alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie;
  • non inferiore alla classe F per i frigoriferi e i congelatori;

Rientrano inoltre:

  • apparecchi per la cottura, piastre riscaldanti elettriche;
  • stufe elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici;
  • forni a microonde;
  • ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.

 

Possono beneficiare dello sconto i contribuenti che effettuano interventi edilizi.

Tra gli interventi edilizi che danno diritto alla detrazione rientrano la manutenzione straordinaria, il restauro e il risanamento conservativo, la ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti, la ricostruzione o il ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza.

Nello specifico danno diritto alla detrazione una serie di interventi, quali:

  • manutenzione straordinaria;
  • manutenzione ordinaria;
  • restauro;
  • risanamento conservativo;
  • ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti e interi fabbricati;
  • ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi;
  • ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.

 

Si ricorda inoltre che:

  • nel caso delle manutenzioni ordinarie è riconosciuto solo se gli interventi sono effettuati sulle parti comuni di un edificio residenziale (per esempio, guardiole, appartamento del portiere, lavatoi) e i condomini hanno diritto alla detrazione, ciascuno per la propria quota, solo per i beni acquistati e destinati ad arredare queste parti e non se acquistano arredi per la propria abitazione;
  • spetta anche a chi fruisce del sisma bonus “ordinario” ovvero del super sismabonus 110%;
  • non sono agevolabili, invece, gli acquisti di porte, di pavimentazioni (per esempio, il parquet), di tende e tendaggi, nonché di altri complementi di arredo.

Come usufruire dell’agevolazione?

Per usufruire del bonus è necessario conservare la fattura o lo scontrino fiscale ed i pagamenti devono essere effettuati con bonifico o carta di debito o credito. Non sono invece ammessi assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.

Come si recupera la spesa?

La detrazione è fruita in 10 quote annuali di pari importo e va ripartita tra gli aventi diritto. Non sono possibili né lo sconto in fattura né la cessione del credito. Inoltre è necessario che il beneficiario del bonus mobili utilizzi anche la detrazione del 50% sul recupero edilizio. Nel caso quindi in cui le spese per la ristrutturazione edilizia siano state sostenute da uno dei coniugi e le spese per l’arredo della medesima abitazione dall’altro, l’agevolazione non spetta a nessuno dei 2 coniugi.

Si ricorda inoltre che nel caso di acquisto di elettrodomestici (forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavasciuga e lavatrici) per i quali si fruisce del bonus mobili, è necessario inviare all’Enea i dati relativi alla classe energetica e alla potenza elettrica assorbita. La comunicazione deve essere effettuata entro 90 giorni dalla la data del bonifico o di altro documento di acquisto ammesso.

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