“Ccá ‘e pezz e ccá ‘o sapone” (letteralmente “Qua le pezze e qua il sapone), una simpatica espressione che oggi potrebbe essere tradotta con la frase che talora troviamo affissa in alcuni negozi ovvero “Credito a nessuno”.
“Qua le pezze e qua il sapone” esprime il momento preciso in cui si concretizza la compravendita: merce in cambio di denaro.
L’origine di questa espressione nasce da una figura molto in voga in passato a Napoli: ‘o sapunaro (rigattiere ambulante). ‘O sapunaro barattava sapone di piazza (sapone di Marsiglia) con qualsiasi oggetto, soprattutto abiti dismessi, “pezze” per l’appunto che poi rivendeva. Passava di casa in casa annunciando a gran voce il suo arrivo. Una figura che ispirò grandi autori. Celebre è ‘O Sapunariello” (1918) di Raffaelle Viviani che potete ascoltare qui nella versione di Nino Taranto.
Na notte, p”o Mercato e ‘a Vicaria,
ched’è na pezza vecchia? Nun ‘a trovo.(‘O Sapunariello di Raffaele Viviani)
(Una notte intera in zona Mercato e Vicaria
Cerco solo una pezza vecchia? Non la trovo!)
Oggi la figura del saponaro è scomparsa quasi del tutto. Dare del “saponaro” a qualcuno significa sottolineare quanto male sia abbigliato o quanto disordinata sia la sua casa.
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