CHALLENGE ACCEPTED vs SFIDA ACCETTATA: smania sui social

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Sfida accettata è l’ultima catena lanciata dai social, ma da dove arriva e quale era il suo significato? Ancora una volta il tam tam per cause serie si perde nel web, tra la goliardia e voglia di apparire.

L’appellativo Challenge Accepted a molti internauti italiani non dirà nulla, se aggiungiamo la sua traduzione ossia “sfida accettata” sarà subito chiaro di cosa stiamo parlando.Una catena che nasce mesi fa in India con il nome Challenge Accepted per portare avanti la battaglia contro i tumori e italianizzata in Sfida accettata. Il messaggio da inviare agli amici era il seguente:

Dato che hai messo Mi piace alla mia foto, ora devi postarne una in bianco e nero, scrivendo “Sfida accettata”. Riempiamo Facebook di foto in bianco e nero per mostrare il nostro supporto alla battaglia contro il cancro. È questa la sfida. Quando i tuoi amici metteranno Mi piace al tuo post, invia loro questo messaggio”.

Questa era la sfida, nobile senz’altro, dalla opinabile utilità, trasformatasi in un vero e proprio gioco nostalgico-ironico che sta invadendo da giorni le bacheche di Facebook, Twitter, e Instagram. Una catena di Sant’Antonio infinita che sfruttando la forza virale del web e dei social network si diffonde in tutto il mondo, perdendo del tutto le sue tracce originarie, il motivo, il punto di partenza e declinando in sfumature a tratti nostalgiche ed ironiche. Anche il messaggio inviato oltre che la foto non hanno più le caratteristiche richieste ed è diventato:

“Ciao, ora tocca a te! Dato che hai cliccato “mi piace” sulla mia foto ora tocca a te postare una foto della giovinezza con il titolo “Sfida accettata”. A tutti quelli che mettono “mi piace” manda questo messaggio. Non interrompere il gioco. Risvegliare le emozioni di quei giorni fa bene

Non c’è più traccia né del messaggio iniziale, né da dove ha origine. L’unica cosa che importa agli utenti è divertirsi seguendo poche semplici regole che fanno leva un po’ sul brivido della sfida, un po’ sul bisogno di sentirsi parte di quel gioco a cui tutti i nostri amici sembrano partecipare. Non è la prima catena e non sarà l’ultima, di certo è quella del momento. Non è cambiato solo il colore che doveva essere in bianco e nero, è cambio il senso, in un no sense.

foto: fonte web

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