La famiglia Scacciaguai – part 2

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Viaggio semiserio sulle spiagge di un paese in deflazione.

La Signora Scacciaguai, pensa e ripensa, prova timidamente a chiedere alla sua famiglia: “Proviamo da un’ altra parte?“; altra riunione familiare per decidere dove andare, e si cambia zona, altro litorale.

All’ingresso, mentre sei ancora in macchina, ti chiedono: “Mare o piscina?”; alle facce stupite degli Scacciaguai, il signore in divisa spiega “lettini, ombrellone, etc. sulla spiaggia 37 €, in piscina 60 €”. Il coro fu unanime: “Tutti al mare!“.  Eppure ne valeva la pena.

La sabbia più chiara, sabbia di duna, di pinete che sfiorano il secolo di vita;  una gestione oculata, di uno stabilimento che ha una storia e che guarda avanti, al punto d’aver creato una struttura alberghiera in un posto che fu campagna e palude e oggi si “vende” come mèta turistica anche all’estero. Infatti c’è l’animazione compresa per tutti, e, per gli ospiti del villaggio, libero accesso alla piscina; la democrazia si ristabilisce all’ora di pranzo, quando puoi scegliere di restare sulla spiaggia -pranzo a sacco- oppure il self service o addirittura ristorante di medio livello, buoni i profumi, grande l’ attenzione ai particolari (come la forma di Parmigiano modalità ouverte con annessa cascata di Crudo di Parma di fianco). Pagano tutti, a questo punto, sia i bagnanti della spicciolata sia gli ospiti del villaggio: almeno questo!

 

La maggiorazione dei prezzi, però, si vede: gli ombrelloni sono posti rispettando le distanze di sicurezza, la manovra del lettino (girarlo per meglio catturare i raggi del sole) è agevole, rarissime le cartacce insabbiate e qualche tabagista furente che ancora si ostina a nascondere il fio della colpa tra la rena. Il mare, purtroppo, non è in forma quel giorno: un banco di alghe rosse blocca la navigazione libera, ma finchè il banco sta là e la famiglia sta al di qua, il contatto è evitato.

A seguire: regolamentare partitella a carte  post-prandiale per favorire la digestione dei piccoli e poi si torna in acqua più desiderosi di sfruttare appieno il tempo, che per godere di un mare che cristallino non è; e mentre, sdraiato sul lettino, il capofamiglia si asciuga il costume pensando “E’ l’ora che volge al desìo, e ai naviganti intenerisce il core…” arriva il bagnino per comunicare che lo stabilimento chiude alle 18.00.

La famiglia scacciaguai si guarda intorno un pò spaesata, gli ospiti del villaggio sono già tutti nei bungalows; è rimasta solo una signora con tre figli e quattro nipoti al seguito, a cui ha cercato di impedire per tutto il giorno di non nominare invano il nome della Madonna del Carmine, intenta a rubare anch’essa gli ultimi raggi di sole. Lo fanno entrambe le donne, mentre ripongono le loro masserizie estive nei capienti borsoni, e la Signora Scacciaguai non può fare a meno di rivolgerle un mezzo sorriso di solidarietà.

E tutti tornarono a casa insabbiati e un pò scontenti.

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