L’ex Maison Lacroix, sito in rue Faubourg Saint-Honoré nell’8° arrondissement di Parigi, ha inaugurato da poco 1400 mt, suddivisi in 3 piani di pura essenza: il Grande Museo del Profumo.
Attraverso i fondi privati e il sostegno del Sindacato francese della profumeria, che promuove 66 case di parfum français, non sono messi in risalto i marchi noti come nell’altro museo che si trova sempre nella capitale, il Fragonard, ma si divide in: la storia del profumo, lo studio della chimica degli odori per capirne meglio la composizione e la creazione.
In primo luogo, è stato concepito come un excursus, un iter nella storia; 16 gli esperti fra scienziati e artisti che scegliendo con dedizione i più di 70 odori da sentire durante la visita, ci permetteranno di conoscere il profumo dalla sua nascita, passando per varie epoche storiche, dall’antico Egitto al Medioevo fino al periodo napoleonico, tutto ciò anche attraverso numerose proiezioni di mappature di invenzioni olfattive.
Si possono scoprire tante piccole curiosità, che ne accellerano il desiderio di approfondire la conoscenza e saperne sempre di più. Ad esempio, lo sapevate che il nome del primo profumo è Kyphi e fu creato nell’antico Egitto? Napoleone beveva l’acqua di colonia, poi ricordiamo i numerosi stilisti che nel primo e nel secondo dopoguerra lanciarono delle linee di profumo, come Shocking de Schiaparelli oppure Chanel n° 5 di Coco Chanel, amato dalla star degli anni ’60, come Marylin Monroe che diceva di andare a dormire “solo con due gocce di Chanel n°5“.
In seguito, si analizza ogni odore, ogni composizione come la rosa che ha più di mille molecole, apprendendo come numerosi odori utilizzati nelle epoche precedenti, non fossero poi così profumati.
Infine, si viene a conoscere il processo creativo dei maestri e le numerose mescolanze che danno vita a profumi originali e unici, attraverso una sorta di “biblioteca degli odori“.
La Francia, patria riconosciuta a livello mondiale per l’arte dei maestri profumieri, ha anche altri due musei in Costa Azzurra.