Vi siete mai chiesti chi era San Valentino? E perché lo festeggiamo?
San Valentino vescovo, santo martire per amore. Le leggende
A San Valentino sono legate tantissime leggende. Secondo una prima leggenda, a San Valentino, vescovo di Terni, amante dei fiori, piaceva regalare rose alle coppie di fidanzati per augurare loro un’unione felice.
Secondo un’altra leggenda Valentino sarebbe un sacerdote vissuto durante il terzo secolo a Roma. In quel periodo l‘imperatore Claudio II aveva deciso che ad andare in guerra fossero solo i celibi e, al fine di avere un esercito numeroso, aveva abolito il matrimonio e i fidanzamenti. Valentino, contravvendo all’ordine impartito dall’imperatore, il 14 Febbraio aveva celebrato un matrimonio. L’imperatore, scoperto l’inganno, lo aveva condannato a morte.
Secondo altre storie Valentino avrebbe tentato di aiutare i cristiani a fuggire dalle carceri e per questo sarebbe stato ucciso. Secondo altre storie ancora, sarebbe stato egli stesso un carcerato che, innamoratosi della figlia del suo carceriere, le avrebbe lasciato, prima di morire, un biglietto d’amore firmato”Dal tuo Valentino”.
Testi del VI secolo, raccontano che San Valentino, vescovo di Terni dal 197, fu invitato a Roma da un certo Cratone perché gli guarisse il figlio infermo da alcuni anni. Imprigionato sotto l’Imperatore Aureliano San Valentino fu decollato a Roma. Era il 14 febbraio 273. Il suo corpo fu trasportato a Terni.
La tradizione di San Valentino oggi
La tradizione di San Valentino, come festa degli innamorati, risale a Geoffrey Chaucer, autore dei Racconti di Canterbury che scrisse, alla fine del ‘300, “The Parliament of Fowls”, un poema che associa San Valentino a Cupido.