Un omaggio alla Città di Castellammare di Stabia e all’iconica nave scuola Amerigo Vespucci: un pregiato foulard in seta, con elementi iconografici che rimandano alla tradizione marinara.E’ l’ultima creazione di Miriam Ruocco, fondatrice del brand di accessori in seta “Mirù” che, ispirata dalla bellezza del nostro territorio, racconta luoghi, tradizioni, arti e mestieri, attraverso accessori di pregio quali foulard, pochette, cravatte, ma anche borse ed un’accurata selezione di capi tutti rigorosamente Made in Italy.
Ne abbiamo voluto sapere di più.Ecco perché l’abbiamo raggiunta presso la sua boutique MIRU’ – Lab di Emozioni sita in Castellammare di Stabia al Corso Vittorio Emanuele 105.
Per la rubrica DONNE PRAGMATICHE, intervista a Miriam Ruocco, fondatrice del brand MIRU’
- Miriam, grazie per averci concesso un po’ del tuo tempo.
Raccontaci.Come è nato MIRU’?
MIRU’ nasce nel 2018.
Dopo un percorso di studi sfociato in una laurea in Economia e Commercio e l’impiego presso il pastificio dove quotidianamente sono alle prese con contabilità e scadenze, avevo bisogno di esprimere l’altra parte di me stessa, quella creativa.Così, la sera, dopo cena, mi chiudevo in una stanza ed iniziavo a disegnare.
Col tempo mi sono resa conto che quell’attività serale, oltre a fungere da valvola di sfogo, era quella che meglio mi rappresentava.
Così è nato MIRU’, un brand che ha mosso i primi passi con la vendita online.Poi, forte anche di importanti collaborazioni nate nel corso degli anni, come quella con le Ferrovie dello Stato, con Cortina 20/21 e con Chantecler Capri, mi sono convinta che quella che avevo intrapreso era la strada giusta e quindi è nata l’esigenza di avere un punto vendita fisico.
L’inaugurazione della boutique avvenuta a Castellammare di Stabia è stato il coronamento di un sogno.
- Cosa troveranno i tuoi clienti presso la tua boutique?Quali sono i punti di forza delle tue creazioni?
Innanzitutto seta di altissima qualità e di ottima manifattura.
Foulard, pochette, cravatte tutte rigorosamente orlate a mano.Oltre al pregio della seta, un altro punto di forza delle creazioni MIRU’ è proprio la manifattura italiana.
In più presso la boutique troveranno un’originale collezione di borse in pelle e capi accuratamente selezionati, di lino per la stagione in corso e in cashmere per l’inverno.
MIRU’, ci tengo a sottolinearlo, non è solo un esercizio commerciale, è un luogo d’incontro.
Qualche settimana fa abbiamo vissuto un’esperienza davvero unica: una degustazione olfattiva di cinque fragranze di ispirazione araba.Ospite alla boutique il produttore delle fragranze che ha saputo ricreare un’atmosfera molto suggestiva offrendo ai partecipanti un’esperienza oltremodo coinvolgente.
Inoltre, nei prossimi giorni, la boutique diventerà la sede di un’esposizione di opere d’arte di un artista di cui non voglio svelare ancora il nome.
L’artista ci coinvolgerà in un Live Event Painting; realizzerà la sua opera sotto gli occhi di tutti.
- Come nasce questa tua passione per la seta?
Da una curiosità, ma anche dall’amore per la mia terra.Nasco in una famiglia originaria di Gragnano e devi sapere, che Gragnano, prima di diventare famosa in tutto il mondo per la produzione di pasta, lo era per la bachicoltura.
Proprio nella Valle dei Mulini, diversi secoli fa, si praticava la bachicoltura.Le sete prodotte a Gragnano venivano poi esportate anche all’estero.
Il mio desiderio di raccontare il nostro territorio è partito proprio dalla storia della mia città natale.
Arte grafica e seta mi è sembrato il giusto connubio per raccontare un territorio unico come quello della Campania.
- Nella realizzazione dei disegni, a cosa ti ispiri?
La mia ispirazione nasce proprio dai colori, dai profumi, dai panorami di straordinaria bellezza che offre il nostro territorio.La prima collezione, quella del 2018, è nata guardando delle boungaville.
E’ bastata una passeggiata a Capri, in Via Camerelle.Poi sono arrivate le collezioni ispirate ai limoneti della penisola sorrentina, quella ispirata alla Croce di Amalfi e tante altre ancora.
Con la mia ultima creazione ho voluto rendere omaggio alla città di Castellammare di Stabia che mi ha accolta con il mio punto vendita fisico e alla nave scuola Amerigo Vespucci che è motivo di grande orgoglio per la città.
E’ nato così un foulard che richiama la tradizione marinara di Castellammare di Stabia che, nei prossimi giorni, sarà consegnato alla Capitaneria della Marina Militare.
- Un’ultima domanda.Cosa significa “eleganza” per te?
Semplicità.
Assolutamente semplicità.L’eleganza si legge in un dettaglio, in un accessorio che rende sublime la semplicità.
Nessun eccesso, niente che sia vistoso.Il gusto e l’eleganza sta nell’individuare l’accessorio giusto che esalti la bellezza della persona e del suo abito.